Il caso

Sei dosi di vaccino non bastano
“Farò causa al Ministero”

MASSA CARRARA – Tutti vogliono il Green Pass ma non tutti vogliono vaccinarsi. Poi c’è chi di dosi di vaccino ne ha avute più di due ma il Green Pass non riesce proprio ad averlo.

Si può definire ai limiti della realtà il caso di Virginia G., la ragazza massese di 23 anni, studentessa magistrale in Psicologia a Pisa, alla quale per errore furono iniettate sei dosi di vaccino anti-Covid Pfizer, il 9 maggio scorso all’ospedale Noa di Massa (il numero delle dosi iniettate venne poi rettificato da quattro a sei dall’Asl di Massa Carrara).

Da allora, la giovane vive con la paura e con i sintomi di un generale malessere ma, tiene a sottolineare, “non sarò mai una no vax. Anzi, faccio un appello ai miei coetanei: vaccinatevi, mettete le mascherine e niente assembramenti”, ha dichiarato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

La ragazza, evidenzia il quotidiano italiano. ha però anche un altro problema: non riesce, incredibilmente, ad ottenere il Green Pass, l’agognato certificato che attesta la vaccinazione, la guarigione dalla malattia o la negatività al tampone che diventerò obbligatorio, per accedere ad alcuni luoghi ed eventi, a partire da venerdì 6 agosto.

“Nessuno si prende la responsabilità di rilasciarmelo, essendo io un caso unico”, dice sempre al Corriere della Sera, raccontando la sua odissea a condizione “che serva a non far accadere mai più errori di cui sono rimasta vittima e anche perché i miei coetanei e tutti quanti capiscano che il vaccino va fatto”.

“Non sto bene – dice la 23enne -. La mia vita è cambiata radicalmente. Sto attraversando un periodo di malessere fisico e psicologico, ho fatto molti day hospital”. E spiega di aver sviluppato gli anticorpi due mesi e mezzo dopo l’iniezione “con valori che superano 60 volte la soglia della normale vaccinazione”. In più, vive con il terrore di sviluppare qualche malattia, in futuro, visto che la sperimentazione sui vaccini anti-Covid è, di fatto, solo all’inizio e non si sa quali saranno gli effetti collaterali a lungo termine.

Adesso, per lei si aggiunge anche il problema del Green Pass. “Nessuno si prende la responsabilità di rilasciarmelo essendo io un caso unico. Se non lo avrò – conclude – farò causa a Regione Toscana e ministero della Salute. Senza la certificazione a settembre non posso frequentare l’Università”. Come dire: dopo il danno, la beffa.

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