TORONTO – Mentre in questi giorni il Chief medical officer of health dell’Ontario, Kieran Moore, continua a ribadire che la provincia dovrebbe raggiungere un tasso di vaccinazione del 90% per meglio proteggersi dalla variante Delta, Eileen de Villa si dice fiduciosa che Toronto sarà in grado di aumentare ulteriormente la percentuale dei vaccinati contro il Covid-19.
Secondo gli ultimi dati, poco meno dell’80% dei residenti di Toronto dai 18 anni in su ha ricevuto almeno una dose di vaccino e oltre il 65% è completamente immunizzato. Sebbene questo tasso possa sembrare alto, Moore ritiene che una maggiore protezione, anche in vista del previsto arrivo della quarta ondata di pandemia, possa essere garantita solo con l’immunizzazione a tappeto. Il Medical Officer of Health di Toronto è però convinta che – nonostante il recente rallentamento delle vaccinazioni – Toronto sia sulla buona strada per immunizzare tanti altri residenti.
“Stiamo ancora vedendo migliaia di persone farsi avanti – ha detto de Villa – non solo per completare le vaccinazioni, ma anche per ricevere le prime dosi. Quindi rimango abbastanza ottimista e ho molta fiducia nella gente di Toronto, fiducia che sicuramente è stata meritata nel corso della pandemia”.
Da metà giugno, all’inizio di luglio, l’Ontario ha somministrato regolarmente più di 200.000 dosi al giorno ma questo numero è diminuito man mano che più persone sono state completamente vaccinate. Dall’11 al 20 luglio, infatti, la provincia ha somministrato una media di 148.000 dosi di vaccino al giorno.
Mentre inoculare la seconda dose a chi ha già ricevuto la prima non sembra essere un problema, la sfida è rappresentata da quelli che sono indecisi. Ed è per questo che cliniche pop-up vengono organizzate nelle zone della città dove i tassi di vaccinazione sono più bassi. Questo fine settimana, la clinica che rimarrà aperta al pubblico per due giorni e che fa parte del “Team Toronto Home Stretch Vaccine Push”, sarà presente a North York nella Mel Lastman Square.
Secondo i funzionari della città, questa zona, in quanto a prime dosi, è in ritardo dal 6% al 10% rispetto al resto di Toronto. Proprio per informare della presenza di cliniche pop-up i residenti delle zone in cui i tassi di vaccinazione sono bassi, la città ha istituito uno speciale call-centre che si prefigge di contattare in questi giorni 50mila persone. “La città sta lavorando per raggiungere il 20% circa degli adulti di Toronto che non hanno ancora ricevuto la prima dose di vaccino e le 125.000 persone che hanno la possibilità di accelerare la seconda dose prevista per la fine dell’anno”, ha affermato la de Villa.
Nel momento in cui Toronto spinge sull’acceleratore, Mississauga, per quel che concerne le vaccinazioni, è in dirittura d’arrivo. È quanto ha dichiarato il sindaco, Bonnie Crombie, nell’annunciare la chiusura di due cliniche di vaccinazione di massa: quella all’International Centre il 26 luglio e quella al campus di Mississauga dell’University of Toronto il 27. Nella Peel Region l’80% della popolazione dai 12 anni in su è parzialmente vaccinata mentre completamente vaccinato finora è oltre il 59% dei residenti aventi diritto. “Questa è davvero una buona notizia – ha detto Crombie – poiché le cliniche hanno fatto vaccinare la maggior parte dei nostri residenti”.