Università

Romano: “Fondi alla Laurentian?
Già dati”

TORONTO – Lo tsunami che ha colpito la Laurentian University continua a surriscaldare gli animi.

È stato un boccone amaro da mandar giù per docenti e studenti che sono stati deprivati rispettivamente del posto di lavoro e di 69 corsi, 58 undergraduate e 11 graduate.

Delusione, senso di impotenza, frustrazione e rabbia è quanto provano coloro che non trovano più posto nella ’loro università’.

La polemica innescata martedì – giorno della ferale notizia – dall’Ontario Confederation of University Faculty Associations (OCUFA) che ha chiesto finanche le dimissioni del ministro Romano per non essere intervenuto in aiuto dell’ateneo, è sempre più accesa.

Lo stesso ministro dei College e delle università chiamato in causa, ieri è intervenuto per mettere in chiaro il motivo del suo mancato intervento a favore dell’ateneo di Sudbury. Contattato dalla CBC il ministero ha dichiarato di aver fornito a Laurentian “consistenti sovvenzioni per i costi operativi… negli ultimi cinque anni, di quasi 80 milioni di dollari all’anno”, e che ha stanziato alla scuola “molti più finanziamenti di altre istituzioni”.

Sussidi, questi, che hanno rappresentato oltre il 40% delle entrate totali della Laurentian University nel 2019-20, afferma il ministero, rispetto a una media del 23% per il settore universitario in generale.

Stando così le cose la situazione è ancor più intricata di quanto appare e chiama in causa la gestione stessa dell’ateneo che nel corso degli anni è sprofondato in una voragine – oltre 300 milioni di dollari – di debiti.

Non sembra quindi esserci nessuno spiraglio per eventuali aiuti per il salvataggio in extremis dell’ateneo. Appena due giorni fa il primo ministro Trudeau aveva affermato che “il governo federale è in attesa di vedere quali passi intraprende il governo provinciale prima di offrire il proprio sostegno”.

I deputati provinciali dell’NDP France Gélinas e Jamie West martedì hanno chiesto al premier Doug Ford di finanziare la Laurentian e bloccare i licenziamenti.

“Il premier Doug Ford e il ministro dei College e delle università Ross Romano credono che gli studenti, il personale e la comunità intorno alla Laurentian non valgano alcun investimento”, ha detto West.

Gélinas ha aggiunto che gli oltre 8.000 studenti a tempo pieno e part-time di Laurentian sono preoccupati e meritano risposte. “Invece di concentrarsi sui loro progetti finali e studiare per gli esami di fine anno, gli studenti della Laurentian sono in preda a mille preoccupazioni per il loro futuro”, ha detto.

L’mpp che rappresenta il distretto elettorale di Nickel Belt ha anche fatto notare che la Laurentian University è designata ai sensi del French Language Services Act dell’Ontario, il che significa che i suoi programmi in lingua francese sono protetti.

Dello stesso avviso è nel frattempo, a livello federale, il deputato dell’NDP Charlie Angus, che rappresenta Timmins-James Bay e che giudica i tagli “un atto di vandalismo nazionale”.

“Non si può trattare un’istituzione pubblica, come un’università o un ospedale o qualsiasi altra istituzione pubblica, come se fosse solo una miniera d’oro che è fallita e quindi bisogna svendere tutto”, ha detto.

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