Il Covid-19 in Italia

Green Pass anche a scuola?
Insegnanti divisi

ROMA – Il Governo Draghi starebbe studiando un nuovo decreto per estendere l’obbligatorietà del Green Pass ad altre situazioni e categorie, il personale della scuola in particolare.

Tre le ipotesi al vaglio, secondo secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica e rilanciato dal portale “La Tecnica della Scuola”: Green Pass solo per il personale scuola, quindi per insegnanti, Ata e dirigenti, ma non per gli studenti (il che significa vaccino o in alternativa tampone effettuato nelle ultime 48 ore o ancora testimonianza di avere contratto il Covid negli ultimi sei mesi); obbligo vaccinale solo in quelle regioni che abbiano una quota vaccinati al di sotto della media italiana, in prima fila la Sicilia; obbligo vaccinale nazionale per il personale della scuola, che rappresenta l’opzione su cui si è discusso maggiormente negli ultimi giorni, da quando il commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, supportato dal ministro per la Salute, Roberto Speranza, ma soprattutto il sottosegretario Andrea Costa, hanno prospettato l’ipotesi di concedere ai non vaccinati al massimo un mese di tempo, fino al 20 agosto, per sottoporsi al vaccino spontaneamente, dopodiché si procederà con l’obbligo.

L’obiettivo sarebbe quello di arrivare, complessivamente, a quei 4,8 milioni di over 50 e 2,7 milioni di giovanissimi tra i 12 e i 19 anni che ancora non hanno fatto la prima dose.

Quanto ai dati specifici della scuola, riporta ancora il quotidiano on line “La Tecnica della Scuola”, ad oggi sarebbero oltre 220mila coloro che non hanno fatto neanche la prima dose del vaccino, il 15% del quasi un milione e mezzo che rappresenta l’intera popolazione scolastica. Un dato che peggiora in Sicilia, dove sarebbero 60mila i docenti non vaccinati, il 43% del totale, mentre in provincia di Bolzano superano gli 8mila, quasi il 38% del totale. Male anche la Liguria, con quasi 11mila non vaccinati (il 34%), la Sardegna, con 12mila (33%) e la Calabria, con 14.500 (oltre il 30%).

Mario Rusconi, capo dei presidi romani, lancia intanto un monito che scalda gli animi. «Tutti quelli che frequentano le scuole, dai fornitori ai bidelli, dagli insegnanti ai genitori degli studenti devono essere muniti di Green Pass: se vuoi entrare o sei vaccinato o fai un tampone. È indispensabile dimostrare che non si è portatori del virus. Non possiamo mettere a rischio i ragazzi o i professori», dice il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma.

«La percentuale di no vax nel Lazio è minima, saranno poche centinaia. I docenti no vax? Ripassassero le nozioni scientifiche», mette in guardia Rusconi. Proposta che crea una spaccatura all’interno del mondo scolastico e delle famiglie. In tanti si schierano contro l’obbligatorietà della carta verde a scuola.

«È un’idea discutibile, la cui realizzazione porterebbe con sé numerose problematiche sia sulla sua applicazione, rischiando di trasformare la scuola da luogo di inclusione a luogo di discriminazione, sia sul piano organizzativo. Perché ci sarebbero non poche complessità sul controllare ogni giorno tutti i docenti e il personale scolastico – afferma Antonio Affinita, direttore generale del Moige – che la scuola decida di effettuare screening costanti sul personale scolastico per verificarne lo stato di salute può essere opportuno i tamponi salivari rapidi possono essere una risposta. Ma attenzione – aggiunge Affinita – se proprio si vuole avviare un percorso del genere, allora che il tampone sia a spese dello Stato. Non può essere a carico delle famiglie, già stremate ed impoverite dalla crisi Covid».

E gli insegnanti cosa ne pensano? Un altro portale, Orizzonte Scuola, ha lanciato un sondaggio tra i propri utenti riguardo l’introduzione del Green Pass a scuola. Boom di voti dopo poche ore con quasi 4mila voti. I docenti contrari “vincono” su quelli a favore della misura: il 57% dei docenti si reputa contrario alla misura, il 43%, invece, lo ritiene necessario. Evidentemente il personale docente è letteralmente diviso a metà sulla questione e non sarà facile, per il Governo Draghi, far passare una simile misura, oltretutto a poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico in Italia.

Un’idea, dunque, quella del Green Pass negli istituti scolastici, destinata a far discutere nelle prossime settimane in attesa delle decisioni ufficiali da parte del governo.

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