Il Covid-19 in Italia

In Italia 9.148 nuovi contagiati
e 144 vittime, ma i vaccini decollano

ROMA – L’Italia ha fatto ieri registrare il numero minore di decessi, provocati dal Covid, da sette mesi a questa parte. Sono state infatti 144 le vittime nelle ultime 24 ore, mentre il 26 ottobre scorso furono 141. Per quanto riguarda i nuovi contagi, se ne sono contati ieri 9.148, in netto calo di quasi quattromila unità rispetto a sabato.

La regione col maggior numero di nuovi casi positivi è risultata essere la Campania con 1.352, seguita dalla Lombardia con 1.287, dal Lazio con 986, dall’Emilia Romagna con 950, dalla Puglia con 810, dalla Sicilia con 772, dalla Toscana con 730 e dal Piemonte con 702.

Sono stati 156.872 i tamponi molecolari e antigenici effettuati su tutto il territorio nazionale, con il tasso di positività salito al 5,8%.

Aumentati, anche se di poco, i ricoveri in terapia intensiva per Covid: erano ieri un totale di 2.524, solo due in più rispetto a sabato. In calo anche i ricoveri nei reparti ordinari, con 18.345 ricoverati, ossia 36 in meno rispetto alle 24 ore precedenti. Sono 3.492.679 i guariti in totale, mentre continuano ad essere 430.906 gli attualmente positivi.

Intanto l’Italia ha superato i 20 milioni di vaccini anti-Covid somministrati. Erano ieri 20.111.976 le dosi complessive, per un totale di 6.027.879 di persone vaccinate. E per il secondo giorno consecutivo si è superata la soglia del mezzo milione di somministrazioni al giorno.

“Il dato conferma le previsioni e dimostra che la macchina delle vaccinazioni è efficiente” ha dichiarato il Commissario straordinario, Francesco Paolo Figliuolo. “Il mantenimento di un rateo di almeno 500mila somministrazioni al giorno è adesso sempre più legato alla puntualità e alla consistenza delle consegne di vaccini da parte delle aziende farmaceutiche”.

L’Italia ha iniziato dunque a correre sulle vaccinazioni anti- Covid. “Il prossimo step sarà sulle classi produttive. I vaccini arriveranno, maggio sarà un mese di transizione. Dopo pensiamo all’estate”, ha ribadito Figliuolo durante l’inaugurazione dell’hub vaccinale di Porta di Roma, ribadendo che “dobbiamo seguire il piano in maniera ordinata e coerente e quindi concentriamoci sugli over 65. Dobbiamo premere sulle classi over 60, per le quali la media di somministrazioni nazionali è ancora bassa. Quando avremo messo in sicurezza gli over 65 si può aprire a tutte le classi di età”.

Il commissario ha poi rivelato che si sta pensando alle vaccinazioni nelle scuole, “come si faceva una volta negli anni ’70. Dobbiamo arrivare a inoculare sempre il 90% di dosi, questo è lo sviluppo del piano”, ha concluso.

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