TORONTO – Il debito sopra menzionato non è meramente economico, nonostante il calo dei tassi di interesse annunciato (ordinato) dalla Banca del Canada. Si tratta della stessa organizzazione che negli ultimi tre anni ha aumentato il tasso di interesse; l’ala sinistra della società potrebbe definire tale operazione un trasferimento quasi furtivo di ricchezza a un numero sempre minore di persone che potrebbero essere in grado di accedere al leggendario “1%” più alto della società.
Potrebbe essere appropriato per ciò che potrebbe accadere nel Partito Liberale questa settimana, in particolare per la leadership di Justin Trudeau.
(vedete testo originale della canzone “Sixteen tons” sotto)
Mercoledì, il primo ministro canadese sembrava essere sopravvissuto alla minaccia posta alla sua leadership dal suo stesso caucus. Tuttavia, prima della fine della giornata, nubi di tempesta politica hanno sconvolto i cieli soleggiati degli “atteggiamenti positivi” di Justin Trudeau.
Per i media non c’è abbastanza tempo per ringraziare l’Oracolo di Delphi per la quantità di notizie. Consideriamo quanto segue: (1) il caucus avrebbe emesso una lettera in cui indicava che entro la fine della giornata di oggi, 28 ottobre, potrebbe…[impegnarsi in azioni per destabilizzare il governo]. (2) Il 29 ottobre, il Bloc Quebecois ha promesso che ritirerà categoricamente qualsiasi sostegno al governo a meno che il Primo Ministro non presenti un programma per “integrare” le prestazioni di vecchiaia degli anziani. (3) Il governo ha annunciato un “nuovo piano di immigrazione” per ridurre l’immigrazione del 25% nei prossimi tre anni, iniziando con una riduzione del 21% del numero totale a partire da oggi.
Aggiungete queste alle richieste dell’NDP di aumentare i sussidi per gli asili nido, i conservatori che chiedono azioni sulla carbon tax, sull’arresto della crescente criminalità, sul rafforzamento dell’offerta di alloggi e si inizia ad apprezzare la gioia della stampa per la cornucopia di [potenzialmente] cattive notizie per il signor Trudeau.
La “ciliegina sulla torta” sembra essere l’alienazione del sostegno liberale solitamente affidabile tra le comunità etnoculturali [in particolare] al di fuori del Quebec. La guerra in corso in Medio Oriente ha allontanato sia gli elettori filo-israeliani (ebrei) che quelli filo-palestinesi (musulmani). Le accuse di intervento straniero da parte di agenti statali provenienti dalla Cina, dall’India e ora dalla Russia erodono ulteriormente la fiducia e alimentano il malcontento dove conta di più, politicamente e organizzativamente: nel caucus.
Per sentito dire e prove aneddotiche, insistono sul fatto che i membri dissenzienti del caucus sono motivati da ambizioni puramente personali. Essi ribattono sostenendo che il malcontento è diffuso e che Il Partito è a rischio, a meno che non riesca a rinominarsi.
A livello personale, sono tornato a guardare gli ospiti di Power and Politics di Ken Cocharne e ho notato che le solite cheerleader (di tutti i generi) che “seguono la linea aziendale” sembrano rassegnate all’inevitabile. Ai parlamentari è stata promessa una campagna pubblicitaria aggressiva che [si spera] cambierà l’opinione del pubblico.
Quasi contemporaneamente ripetono che le elezioni presidenziali negli Stati Uniti contribuiranno notevolmente a determinare cosa accadrà in Canada.
Come, esattamente? Noi non ci troviamo più in Canada?
“Sixteen tons”, Tennessee Ernie Ford
Il cantante Tennessee Ernie Ford (nella foto in alto) nel 1956 rese famosa “Sixteen tons”, una canzone scritta da Merle Travis e registrata da quest’ultimo per la prima volta nel 1946.
Some people say a man is made out of mud
A poor man’s made out of muscle and blood
Muscle and blood and skin and bones
A mind that’s a-weak and a back that’s strong
You load sixteen tons, what do you get?
Another day older and deeper in debt
Saint Peter, don’t you call me ’cause I can’t go
I owe my soul to the company store
I was born one morning when the sun didn’t shine
I picked up my shovel and I walked to the mine
I loaded sixteen tons of number 9 coal
And the straw boss said, “Well, a-bless my soul”
(CHORUS)
I was born one morning, it was drizzling rain
Fighting and trouble are my middle name
I was raised in the canebrake by an ol’ mama lion
Can’t no-a high-toned woman make me walk the line
(CHORUS)
If you see me coming, better step aside
A lot of men didn’t, a lot of men died
One fist of iron, the other of steel
If the right one don’t a-get you, then the left one will
(CHORUS)