Canada

Trudeau è indietro di 12 punti
su Poilievre: è il distacco
maggiore degli ultimi 8 anni

TORONTO – Crollo del Partito Liberale nei sondaggi. A certificare la caduta libera della forza politica di Justin Trudeau (nella foto sopra) è Abacus Data, che mette in luce come il vantaggio del Partito Conservatore sui grit sia di ben 12 punti percentuali. Mai, negli ultimi otto anni, un sondaggio aveva messo in luce un gap così significativo tra i due principali partiti federali. Secondo lo studio demoscopico pubblicato nel fine settimana, se si votasse in questo momento il partito guidato da Pierre Poilievre si attesterebbe attorno al 38 per cento, mentre i liberali – al potere ininterrottamente dal 2015 – non andrebbero oltre il 26 per cento delle preferenze.

Il distacco abissale – conferma il sondaggio – si tradurrebbe in una netta maggioranza dei conservatori alla House of Commons.

Secondo Abacus Data, l’Ndp continua a vivacchiare al 19 per cento e anche questo dato è particolarmente significativo. I neodemocratici, infatti, non riescono a fare tesoro delle difficoltà di Trudeau e non crescono nelle intenzioni di voto. Su questo punto è probabile che ha un suo passo il patto di legislatura siglato nella primavera del 2022 tra lo stesso Trudeau e Jagmeet Singh che, nelle intenzioni dei due leader, dovrebbe garantire la sopravvivenza del governo di minoranza liberale fino alle elezioni del 2025. Una mossa, questa, che evidentemente non è piaciuta all’elettorato ndippino, che invece vorrebbe un’opposizione più forte verso l’esecutivo grit.

Andando ad analizzare la distribuzione geografica delle intenzioni di voto, scopriamo che la situazione politica in cui versa il primo ministro è addirittura più grave rispetto a quello che ci dicono i numeri generali a livello nazionale.

Il Partito Liberale in questo momento risulta essere la prima forza politica solamente in una provincia canadese, il Quebec. I grit cedono il passo ai conservatori in due tradizionali feudi liberali: le Province Atalntiche (Prince Edward Island, New Brunswick e Nova Scotia) e l’Ontario. Netto il vantaggio di Poilievre in British Columbia, in Manitoba, in Alberta, in Saskatchewan con distacchi abissali.

Ma non solo. Il sondaggio di Abacus Data è capace di fotografare anche il malessere strisciante nei confronti di Trudeau, un sentimento che non solo viene sentito dall’elettorato canadese, ma che viene condiviso anche dagli elettori tradizionali del Partito Liberale.

Secondo lo studio demoscopico, il 56 per cento dei canadesi ritiene che il primo ministro dovrebbe dimettersi e non candidarsi alle elezioni politiche del 2025. E se il 17 per cento degli intervistati preferisce non sbilanciarsi, solo il 27 per cento del campione ritiene che Trudeau dovrebbe guidare i liberali anche alle prossime elezioni.

Per quanto riguarda gli elettori grit, secondo Abacus Data il 28 per cento pensa che per il bene del partito Trudeau dovrebbe gettare la spugna prima del voto e permettere a un altro leader di affrontare la sfida con Poilievre. Insomma, i problemi per Trudeau non sono solo esterni, ma anche all’interno del partito che ha guidato negli ultimi otto anni.

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