Toronto

Scuola, un rientro
fra ansia e promesse disattese

TORONTO – Rientro a scuola fra assembramenti, preoccupazioni e promesse disattese. Come molti genitori temevano, il primo giorno di scuola – ieri per gli studenti di Toronto – non è stato uno dei quei giorni da ricordare con piacere. Davanti agli istituti, assembramenti. Era ampiamente prevedibile, visto che i ragazzi non si vedevano da mesi. Ma evidentemente il “piano” elaborato dal governo provinciale e dai vari provveditorati (sia quello pubblico, il TDSB, che quello cattolico, il TCDSB) non ci avevano pensato. Così, è toccato agli insegnanti ed ai presidi tentare, disperatamente (e palesemente senza una “guida dall’alto”), di imporre il distanziamento almeno all’ingresso.

“Speriamo bene…” è stato il commento quasi unanime dei genitori che hanno dovuto subire anche una cocente delusione proprio alla vigilia della riapertura, cioè mercoledì, quando sia il TDSB che il TCDSB hanno annunciato la sospensione di tutte le attività extra-curriculari, le gite e gli sport “ad alto contatto” per l’intero mese di settembre, “a seguito di una raccomandazione di Toronto Public Health”. Un bel dietrofront, dopo che nelle ultime settimane era stato “sbandierato” il ritorno delle attività extra-curriculari, almeno di quelle all’aperto.

Una decisione, quella di sospenderle, che appare oltretutto paradossale alla luce del fatto che con il rientro in classe molte famiglie hanno scoperto che i figli si sono ritrovati in vere e proprie “classi-pollaio”.

In un’e-mail pubblicata ieri da Ctv News Toronto, un insegnante del Toronto District School Board che ha chiesto di rimanere anonimo ha avvertito i genitori che “in classe ci saranno 38 studenti” e che “le dimensioni non cambieranno fino a una ’riorganizzazione’ in ottobre”. E molti genitori si sono affidati ai social media per descrivere situazioni simili nelle classi dei propri figli accompagnate dall’hashtag “UnsafeSeptember2021″.

“Una classe di Grade 7 ha 40 studenti! 40! Saranno praticamente seduti uno sopra l’altro”, ha detto Yona Nestel su Twitter. “La nostro ha 29 alunni”, ha scritto Hannah Sung.

Alcuni insegnanti dell’Ontario hanno fatto affermazioni simili insieme alle immagini delle loro aule affollate un anno fa, quando la provincia ha iniziato a sperimentare la seconda ondata della pandemia di Covid-19.

Il mese scorso, la provincia aveva pubblicato il suo tanto atteso piano per il ritorno a scuola, sebbene i dettagli sul numero effettivo di bambini per classe fossero vaghi. Secondo la legge sull’istruzione, il limite di dimensione della classe per la scuola materna e la scuola materna è 29 e le classi superiori devono avere un massimo di 23 alunni. Stesso limite per le classi della scuola secondaria. Ma in una dichiarazione sempre a Ctv News Toronto, la portavoce del TDSB Marcy McMillan ha affermato che le classi più grandi all’inizio dell’anno scolastico non sono una sorpresa.

In tutto questo caos, il ministro dell’Istruzione, Stephen Lecce, continua a rassicurare le famiglie, dicendo che quest’anno le scuole non chiuderanno e che la didattica sarà in presenza. Ma il dottor Kieran Moore, Chief Medical Officer dell’Ontario, ha già messo le mani avanti, annunciando che se dovessero verificarsi contagi nelle scuole, verranno effettuati test a tappeto all’interno degli istituti stessi e solo in un secondo momento, in caso di focolai importanti, si opterà per la chiusura.

Intanto, le attività extra-curriculari sono già state sospese prima di cominciare. E le classi-pollaio non sembrano una grande idea nel bel mezzo di un pandemia. Se il buongiorno si vede dal mattino…

Nella foto in alto, l’ingresso in una scuola di Toronto, ieri mattina

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