Toronto

Strage sulla 401, funerali e disperazione

TORONTO – “Siamo sprofondati in un profondo dolore, quel che è successo ha lasciato un segno indelebile nelle nostre vite, abbiamo perso tre delle persone più preziose della nostra vita”. Non servono molte parole per descrivere lo stato d’animo di Gokulnath Manivannan e Ashwitha Jawahar, la coppia sopravvissuta al terribile incidente avvenuto il 29 aprile, nel quale hanno perso la vita il figlioletto e i genitori di Manivannan. Una serata come tante altre. La famiglia stava viaggiando su una Nissan Sentra sulle corsie in direzione est dell’autostrada 401 a Whitby quando la Durham Regional Police ha iniziato a inseguire ad alta velocità un sospetto che fuggiva contromano. Pochi minuti dopo lo scontro frontale in cui oltre al sospetto hanno perso la vita il neonato e i nonni.

Ieri al Forest Lawn Crematorium ha avuto luogo la cremazione di Manivannan Srinivasapillai, di 60 anni e di Mahalakshmi Ananthakrishnan, 50. Il bimbo sarà invece cremato domani. “I miei genitori erano giunti in Canada da Chennai, in India, solo due giorni prima animati da un solo desiderio, quello di trascorrere del tempo con il nipotino – ha detto Gokulnath Manivannan in una dichiarazione rilasciata dalla Special Investigations Unit a nome della famiglia – mia madre e mio padre che era andato in pensione da poco erano felicissimi dell’opportunità di trascorrere del tempo con il nipotino, dicevano che questo sarebbe stato ’l’anno dei nonni che si divertono’”.

È durata solo due giorni la gioia di questi nonni mentre i genitori del piccolo Aditya Vivaan sono annientati dalla sofferenza. “I giocattoli e i vestiti di nostro figlio sono ancora sparsi per la casa. Non abbiamo il coraggio nemmeno di entrare nella casa che è piena dei ricordi del nostro unico figlio – ha scritto Manivannan – non troviamo le parole per descrivere l’agonia e il vuoto nei nostri cuori sapendo che non potremo mai più tenere in braccio il nostro bambino che ci ha lasciato tantissimi ricordi preziosi in così poco tempo”.

Convivere con tanto dispiacere, tanto strazio è un tormento. Manivannan ha detto che sua moglie ha subito alcuni interventi chirurgici e rivive flashback dell’incidente mentre lui deve fare i conti con lo shock di aver perso in una sera i suoi genitori e il suo unico figlio. “Mentre iniziamo a dire addio ai nostri cari, estendiamo la nostra sincera gratitudine alla comunità che ha la nostra famiglia nei suoi pensieri. In queste circostanze difficili, chiediamo gentilmente privacy per affrontare il nostro dolore”.

Continuano intanto le indagini della Special Investigations Unit.

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