Toronto

Referendum sulla giustizia, il Consolato
spiega agli Italiani all’estero come si vota

TORONTO – Il prossimo 12 giugno in Italia si voterà per i referendum abrogativi in materia di giustizia: i cittadini italiani residenti all’estero, iscritti nelle liste elettorali, potranno votare per posta. A tal fine, il Consolato Generale d’Italia raccomanda “di controllare e regolarizzare la propria situazione anagrafica e di indirizzo presso il proprio consolato”.

In alternativa, spiega il Consolato, “è possibile, per gli elettori residenti all’estero e iscritti all’Aire, scegliere di votare in Italia presso il proprio Comune di iscrizione elettorale, comunicando per iscritto la propria scelta (scaricate il modulo cliccando qui: Modulo di opzione Referendum 12 giugno 2022) al Consolato Generale d’Italia a Toronto all’indirizzo votazioni.toronto@esteri.it entro il 10° giorno successivo alla indizione delle votazioni”.

“Gli elettori che scelgono di votare in Italia in occasione della prossima consultazione referendaria – prosegue il Consolato – riceveranno dai rispettivi Comuni italiani la cartolina-avviso per votare presso i seggi elettorali in Italia. La scelta di votare in Italia vale solo per una consultazione referendaria. Si ribadisce che in ogni caso l’opzione deve pervenire all’Ufficio Consolare non oltre i dieci giorni successivi a quello dell’indicazione delle votazioni, ovvero entro il giorno 17/04/2022, all’indirizzo di posta elettronica votazioni.toronto@esteri.it”.

“Tale comunicazione può essere scritta su carta semplice e – per essere valida – deve contenere nome, cognome, data, luogo di nascita, luogo di residenza e firma dell’elettore, accompagnata da copia di un documento di identità del dichiarante. Per tale comunicazione si può anche utilizzare l’apposito modulo scaricabile dal sito web del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) o da quello del proprio Ufficio Consolare. Come prescritto dalla normativa vigente, sarà cura degli elettori verificare che la comunicazione di opzione spedita per posta sia stata ricevuta in tempo utile dal proprio Ufficio consolare”.

“La scelta di votare in Italia può essere successivamente revocata con una comunicazione scritta da inviare o consegnare all’Ufficio Consolare con le stesse modalità ed entro gli stessi termini previsti per l’esercizio dell’opzione”.

“Se si sceglie di rientrare in Italia per votare, la Legge non prevede alcun tipo di rimborso per le spese di viaggio sostenute, ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del territorio italiano. Solo gli elettori residenti in Paesi dove non vi sono le condizioni per votare per corrispondenza (Legge 459/2001, art. 20, comma 1-bis) hanno diritto al rimborso del 75 per cento del costo del biglietto di viaggio, in classe economica”.

Ulteriori informazioni sul sito del Consolato: https://constoronto.esteri.it/consolato_toronto/it/

Al referendum abrogativo, degli otto quesiti inizialmente presentati, ne sono stati ammessi soltanto cinque a tema giustizia. I tre quesiti che riguardavano l’eutanasia, la responsabilità civile diretta dei magistrati e la legalizzazione della coltivazione della cannabis, infatti, sono stati considerati inammissibili dalla Corte Costituzionale.

In quanto abrogativo, il referendum 2022 sulla giustizia prevede il raggiungimento del quorum affinché l’esito scaturito dalle votazioni risulti valido. Pertanto, è necessario che il prossimo 12 giugno si presenti alle urne almeno il 50% più uno degli italiani. Se i votanti saranno meno della soglia del 50% più uno, i referendum verranno dichiarati nulli e non verrà apportato alcun tipo di cambiamento alle leggi.

  • legge Severino, che mira ad abolire il Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità dei politici condannati;
  • separazione delle funzioni dei magistrati o separazione delle carriere, che si propone di non permettere più a un magistrato di cambiare più volte funzioni nel corso della sua carriera;
  • limitazione della custodia cautelare, che ha come obiettivo quello di limitare gli ambiti in cui è consentita la carcerazione preventiva dei sospettati, secondo quanto previsto dall’articolo 274 del codice penale;
  • consigli giudiziari, che chiede di consentire agli avvocati membri dei consigli giudiziari di votare in merito alla valutazione della professionalità dei magistrati;
  • eliminazione delle liste di presentatori per l’elezione dei togati del CSM, che vuole eliminare il numero minimo di firme necessarie per presentare la propria candidatura al Consiglio Superiore della Magistratura, rendendo quindi la candidatura libera.

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