Toronto

Possiamo ancora gioire per la nascita di Gesù?

TORONTO – In questo Natale 2023 ci chiediamo: cosa significa celebrare oggi la nascita di Gesù? In un mondo insanguinato dal sangue dei bambini sgozzati, dall’odio che semina morte e distruzione in Israele, in Palestina, in Ucraina, in Africa, in Asia e in altre parti del mondo, possiamo gioire per la nascita di Gesù?

La Parola del Signore ci aiuta a cogliere nella fede e nel mistero dell’amore di Dio il significato per vivere anche oggi l’incarnazione di Gesù offrendoci l’immagine e il dono della luce. Ma di quale luce si tratta? E’ la luce di Cristo che ci guida mentre siamo e «camminiamo nelle tenebre» (Is 9, 1). Si, care sorelle e fratelli, anche se le tenebre del dolore, del peccato, della violenza, della miseria, del lutto ci avvolgono, noi possiamo vincerle con lo splendore della luce che viene dal Bambino di Betlemme e che illumina la notte del mondo e della nostra vita. Infatti, l’uomo che cammina nelle tenebre «ha visto una grande luce», scrive il profeta Isaia.

Lo splendore di Cristo ci ricorda, infine, che noi siamo donne e uomini creati per portare luce, per illuminare con la nostra vita evangelica quanti sono caduti nell’abisso delle tenebre, per essere in e come Cristo, luce dell’umanità, della famiglia, dei posti di lavoro, di incontro, delle strade, dei bar, delle parrocchie… La luce di Cristo dona sempre gioia e pace. Gioia e pace sono i doni del Natale di Gesù, ma anche l’atteggiamento interiore con cui dobbiamo vivere per vincere le tenebre del mondo e celebrare ogni giorno l’incarnazione del Signore. In A Christmas carol, lo scrittore Charles Dickens dice: «Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l’anno». Infatti, vivere il natale ogni giorno significa vivere la gioia e la pace che Dio dona a chiunque, come ai pastori, si prostra e adora quel Bambino che Maria cullava tra le sue braccia.

Ma tutto questo può far cessare le guerre, può ristabilire la pace, la giustizia e il perdono? La gioia e la pace di Gesù possono governare e cambiare le sorti del mondo? Certo! La parola di Dio, infatti, presenta il Bambino Gesù come il Principe di quella pace che «non avrà fine» (Is 9, 5-6). E questa pace dobbiamo seminarla e costruirla nella nostra quotidianità, lasciandoci toccare il cuore e cambiare la vita dalla luce del Bambino Gesù, rinnegando la violenza, l’arroganza, l’avidità del successo, del potere, del denaro e vivendo, come scrive l’apostolo Paolo, con «sobrietà, giustizia e pietà» (Tt 2, 12).

In questo giorno rinasca nei nostri cuori la speranza, rinasca la forza di lottare per un mondo più umano, rinasca la gioia dell’amore, del perdono e della pace perché il Bambino di Betlemme a ciascuno di noi, ancora una volta, ripete con amore: “Non temere, non aver paura perché io sono nato per te, sono il tuo Salvatore, sono la gioia e la pace vera. Accoglimi nella tua vita e lasciati amare, lasciati scaldare il cuore infreddolito e impaurito”.

Francesco Armenti, Diacono

Nella foto in alto, un allestimento natalizio in un quartiere vicino alla nostra redazione (foto Corriere Canadese)

More Articles by the Same Author: