Ontario

ETFO, è allarme violenza
sugli insegnanti

TORONTO – Quasi l’80% degli insegnanti dell’Ontario ha riferito di aver subito o assistito personalmente ad atti di violenza. È quanto emerge da un sondaggio condotto da Strategic Communications tra i membri dell’Elementary Teachers’ Federation of Ontario (ETFO) nei mesi di febbraio e marzo. “I risultati sono allarmanti e angoscianti – ha dichiarato la presidente dell’ETFO Karen Brown – occorre agire sia a livello provinciale che di provveditorati scolastici”.

La stragrande maggioranza, l’80%, dei membri del personale, ha riferito che gli incidenti violenti sono aumentati da quando ha iniziato a lavorare nell’istruzione pubblica, mentre il 66% ha affermato che gli incidenti ora sono più gravi. “Dall’inizio della pandemia, i membri dell’ETFO hanno riferito che gli episodi violenti sono aumentati del 72%, secondo il sondaggio. Questo non è un problema nuovo, ma indica un costante aumento”, ha detto Brown.

“Quello al quale stiamo assistendo è un sintomo di un problema più grande. Gli studenti dell’Ontario sono poco supportati perché il nostro sistema di istruzione pubblica è sottofinanziato – ha dichiarato Lisa Dunbar, insegnante da oltre 20 anni e membro dell’ETFO – voglio essere chiara, la colpa non è degli studenti. Il governo li sta deludendo in continuazione, specialmente quelli che sono più vulnerabili”.

Il premier dell’Ontario Doug Ford ha commentato i risultati del rapporto durante una conferenza stampa. Dopo aver detto che la violenza “inizia a casa” ha insistito sul fatto che gli studenti “rispettino i loro insegnanti”. “Hanno un lavoro duro – ha detto Ford – sosterremo sempre i docenti per assicurarci che non ci sia mai violenza nelle nostre scuole”.

Brown ha affermato che il governo Ford ha messo in ginocchio il sistema dell’istruzione pubblica per quel che riguarda i finanziamenti, lasciandolo a corto di personale e risorse. In tal modo, ha detto, il governo sta contribuendo all’aumento e alla gravità della violenza nelle scuole. ETFO ritiene che esista un “bisogno critico” di più assistenti educativi, psicologi, terapisti comportamentali, consulenti di sostegno scolastico, operatori per bambini e giovani e logopedisti.

Sono risultati allarmanti i dati emersi dall’indagine: gli insegnanti che lavorano con studenti più giovani, ad esempio, hanno maggiori probabilità di subire violenze, l’86% dei membri dell’ETFO che lavorano nella special education ha subito violenze personali o ne è stato testimone contro un’altra persona del personale. Inoltre due terzi dei membri affermano che la gravità degli incidenti violenti è aumentata e il 72% afferma che il numero di incidenti è salito dall’inizio della pandemia di Covid-19.

Più dell’80% concorda sul fatto che la violenza nelle scuole stia rendendo più difficile il lavoro con gli studenti e che interferisca con la gestione della classe. E ben il 42% i membri hanno riportato lesioni fisiche, lesioni psicologiche o malattie a causa della violenza sul posto di lavoro subita durante l’anno scolastico. Fa riflettere però che, sempre in base ai dati raccolti dal sondaggio, nonostante agli amministratori vengano segnalati i casi di violenza, questi non vengono presi sul serio.

L’ETFO denuncia la mancanza di supporti in prima linea per docenti e studenti. La maggioranza riferisce che durante l’anno scolastico in corso gli assistenti educativi (61 per cento), gli assistenti sociali (56 per cento) e gli operatori per bambini e giovani (53 per cento) erano disponibili solo qualche volta, raramente o mai quando necessario.

“L’apprendimento viene interrotto e la violenza viene normalizzata nelle scuole perché il governo Ford si rifiuta di investire adeguatamente nell’istruzione pubblica. Il sistema soffre di sottofinanziamenti cronici, risorse insufficienti e personale insufficiente, si creano ambienti in cui le esigenze degli studenti non vengono soddisfatte – afferma Karen Brown, presidente di ETFO – la provincia deve fornire finanziamenti adeguati in modo che i luoghi di apprendimento e di lavoro siano fisicamente e psicologicamente sicuri per studenti, insegnanti e operatori dell’istruzione. La violenza è sintomatica di un sistema in cui i ragazzis non ricevono il sostegno e le risorse di cui hanno bisogno, né per la loro istruzione né per la loro salute mentale».

Nella foto in alto, Karen Brown (foto tratta dal profilo Instagram etfoeducators)

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