Ontario

Ontario: oltre 2 milioni
senza medico di famiglia

TORONTO – Oltre 2,2 milioni di abitanti dell’Ontario sono senza un medico di famiglia ed il trend, secondo gli esperti, non farà altro che peggiorare in futuro. È un quadro preoccupante questo emerso dai dati raccolti da INSPIRE Primary Health Care, che rilevano come il numero di persone senza un medico di famiglia sia aumentato a dismisura rispetto agli 1,8 milioni precedentemente riportati. A Toronto, 415.000 persone – poco più del 14% della popolazione – non ricevono cure continue da parte di un medico di famiglia ed ad esserne colpiti sono soprattutto quelli che hanno i redditi più bassi, circa 120.000 persone. “Attualmente stiamo affrontando una crisi nella medicina di famiglia”, ha detto a CTV News Toronto il dottor Mekalai Kumanan, presidente dell’Ontario College of Family Physicians (OCFP).

Secondo OCFP i dati indicano che le disparità di reddito sono più pronunciate nel west end, a nord del centro della città, e a Scarborough. Altri residenti vulnerabili colpiti includono almeno 203.000 che vivono in quartieri razzializzati, 54.000 che soffrono di malattie mentali e 30.000 affetti da diabete.

Sono numeri, questi, che non fanno ben sperare ma prevedono un peggioramento con oltre tre milioni di abitanti dell’Ontario che entro il 2025 dovrebbero rimanere senza un medico di assistenza primaria.

La statistica non tiene conto del numero di neolaureati che scelgono questo campo, ma la ricerca mostra che mentre una parte della forza lavoro si avvicina alla pensione, sempre meno studenti di medicina preferiscono il ramo della medicina generale.

Una branca della medicina, questa, che sembra non far gola – almeno in Ontario – agli studenti che si apprestano a conseguire la laurea. Nella nostra provincia, lo scorso mese, 100 posti per la medicina di famiglia non sono stati occupati mentre al contrario, in British Columbia, i posti rimasti vuoti sono stati solo due.

“Abbiamo assistito a un calo di interesse o a una tendenza al calo di interesse per la medicina di famiglia, negli ultimi anni – ha affermato Kumanan, che pratica medicina generale da 15 anni – credo che le sfide che affrontiamo nell’esercizio della professione siano un fattore che contribuisce a questo calo di interesse”.

Il pesante fardello amministrativo, che comprende fino a 19 ore di scartoffie a settimana, rappresenta secondo Kumanan, uno dei fattori per i quali i medici generici sono quelli che hanno i più alti tassi di burnout.

Uno dei problemi, secondo l’ex ministro federale della salute Jane Philpott, è anche il “curriculum nascosto” che insegna agli studenti delle scuole di medicina che la medicina di famiglia è meno appetibile.

Per combattere la crisi, Philpott, ora preside della facoltà di Scienze della salute della Queen’s University, ha affermato che i medici di famiglia devono essere inseriti in team dove lavorano insieme ad altri professionisti sanitari, come infermieri, terapisti occupazionali e fisioterapisti. “Questo è il cambiamento fondamentale di cui abbiamo bisogno per ricreare sistemi funzionali di assistenza sanitaria in Canada – ha twittato Philpott – ma ancora più importante, si tratta del sistema di cure primarie che necessita di una revisione radicale”.

Una ricerca condotta nel 2019 dal College of Family Physicians of Canada mostra che la salute dei pazienti che hanno accesso continuato a un medico di famiglia è costantemente migliore. “Quando un paziente è seguito da un medico di famiglia è meno probabile che vada al pronto soccorso, è meno probabile che venga ricoverato in ospedale”, ha concluso Kumanan.

Foto: Online Marketing – Unsplash

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