TORONTO – Cambiano i finanziamenti erogati dalla Provincia dell’Ontario alle strutture di child-care, cioè gli asili. Da una parte, il governo provinciale coprirà i costi reali dell’assistenza all’infanzia (raccogliendo l’appello di molte strutture che avevano affermato di avere difficoltà a mantenere le porte aperte), dall’altra le famiglie vedranno diminuire le rette per mandare i propri figli (sotto i 6 anni di età) negli asili. Ad annunciare le novità è stato, ieri, il ministro dell’Istruzione dell’Ontario, Todd Smith. “Visto il feedback e l’ampia consultazione che c’è stata sulla nuova formula di finanziamento, siamo abbastanza tranquilli che chi opera e chi vuole operare potrà farlo, nella nostra provincia, creando quegli spazi tanto necessari che le famiglie cercano”, ha detto il ministro Smith.
La nuova struttura dei finanziamenti, che entrerà in vigore dal 1° gennaio, prevede dunque che, a partire dallo stesso giorno, le rette pagate dai genitori saranno ulteriormente ridotte. Erano già scese di circa il 50% fino ad una media di 23 dollari al giorno e l’anno prossimo scenderanno ulteriormente ad una media di 19 dollari, con un limite massimo fissato a 22 dollari. Questi costi saranno ulteriormente ridotti ad una media di 10 dollari al giorno entro marzo 2026 (data posticipata rispetto ad un precedente impegno fissato per settembre 2025).
Gli aggiornamenti su come gli operatori vengono compensati per le tariffe più basse per i genitori, tuttavia, non comportano nuovi aumenti salariali, né una griglia salariale per gli educatori della prima infanzia: cosa che i sostenitori e molti operatori ritengono sia fondamentale non solo per l’espansione del settore ma anche per il mantenimento degli spazi esistenti. Il ministro Smith, però, ha affermato che con la nuova formula di finanziamento gli operatori avranno maggiore flessibilità nella spesa e questo consentirà loro di essere più liberi di aumentare la retribuzione del personale.
Attualmente, il governo sta coprendo la quantità di denaro che i genitori stanno risparmiando attraverso la riduzione delle tariffe, ma secondo gli operatori la semplice sostituzione delle entrate basate sulle tariffe (congelate dal 2022) non copre il costo reale della fornitura di assistenza. I funzionari provinciali, a loro volta, affermano invece che la nuova formula di finanziamento garantirà che nessun operatore “del programma da 10 dollari al giorno” subirà alcuna perdita. Inoltre, dall’anno prossimo sarà disponibile anche una sorta di “ricarica” per coprire spese “extra” come i costi di catering più elevati per offrire cibo “Kosher” oppure affitti più alti in base all’ubicazione delle loro strutture. Il governo provinciale spera che queste iniziative stimolimo l’apertura di più spazi. L’accordo dell’Ontario con il governo federale impegna infatti la Provincia a creare 86.000 nuovi spazi per l’infanzia, ma finora i nuovi spazi realizzati sono circa 51.000 e soltanto 25.500 di questi rientrano nel sistema “dei 10 dollari”.
Nella foto in alto, il ministro dell’Istruzione dell’Ontario, Todd Smith, in una foto tratta dalla sua pagina Twitter X (@ToddSmithPC)