Canada

OMA: dal governo
più fondi per la sanità

TORONTO – Questa settimana, il governo federale ha presentato il gabinetto liberale di minoranza. Jean-Yves Duclos assume un nuovo ruolo di ministro della Salute. Ora, la comunità sanitaria attende di vedere come le promesse della campagna si materializzeranno in policy concrete per migliorare un sistema sanitario malconcio sulla scia del Covid-19.

Qualunque sia la politica adottata dal Canada, questa avrà un impatto diretto sugli abitanti dell’Ontario. Con le elezioni provinciali a meno di otto mesi di distanza, la pressione è sui leader politici per affrontare la necessità di migliorare l’assistenza sanitaria in Ontario.

L’Ontario Medical Association (OMA), che rappresenta i 43.000 medici dell’Ontario, sostiene l’appello dei premier canadesi affinché il governo federale aumenti la propria quota dei finanziamenti per il trasferimento dell’assistenza sanitaria dal 22% al 35%. Nel 2020-2021, Ottawa ha trasferito 45,9 miliardi di dollari alle province.

Durante la campagna elettorale, i liberali hanno promesso 25 miliardi di dollari in nuovi fondi sanitari, a patto che vengano impiegati in un determinato modo. Parte di tale finanziamento sarebbe destinato all’assunzione di operatori sanitari e ad aumenti salariali per gli operatori di supporto personale.

Mentre il finanziamento sanitario adeguato è fondamentale per migliorare il sistema generale, l’OMA evidenzia alcune delle questioni urgenti e delinea un piano d’azione per migliorare il sistema sanitario della provincia. Come riportato nell’edizione di martedì da Mariella Policheni, il OMA’s Prescription for Ontario: Doctors’ Five-Point Plan for Better Health Care indica cinque aree chiave per correggere e migliorare il sistema.

Il rapporto è stato preparato in consultazione con più di 1.600 professionisti sanitari, tra cui medici, infermieri, rappresentanti ospedalieri, parti interessate e gruppi di difesa dei diritti dei pazienti. In esso è incluso anche il feedback di quasi 8.000 persone in tutta la provincia.
In primo luogo, il Rapporto sottolinea la necessità di ridurre l’arretrato dei servizi e ridurre i tempi di attesa. L’OMA ha studiato i dati OHIP tra marzo 2020 e settembre 2021. La loro analisi suggerisce che la pandemia di Covid-19 ha creato un arretrato di quasi 20 milioni di servizi sanitari, che includono visite mediche, test diagnostici, cure e interventi chirurgici. Si prevede che ci vorranno anni per eliminare un simile arretrato.

Supponendo che i medici abbiano lavorato un ulteriore 120% in più rispetto a prima della pandemia, ci vorrebbero circa 30 mesi per eliminare l’arretrato di 52.492 persone in attesa di sostituzione del ginocchio e circa 25 mesi per eliminare le 108.736 persone in attesa di interventi di cataratta.

Per le 22.308 persone in attesa dell’intervento di sostituzione dell’anca e le 4.296 persone in attesa di intervento chirurgico di bypass cardiaco, sarebbero necessari rispettivamente circa 19 e 14 mesi per eliminare l’arretrato. Ci vorrebbe quasi un anno intero, (11 mesi), per sottoporre tutti i 502.476 in attesa all’esame di risonanza magnetica.

Mentre gli abitanti dell’Ontario aspettano con dolore e angoscia che l’arretrato venga eliminato, l’afflusso di nuovi pazienti in cerca di cure per la salute mentale continua a salire. È per questo motivo che l’OMA sottolinea la necessità di espandere i servizi di salute mentale e dipendenza nella comunità come seconda area chiave sulla quale focalizzare la propria attenzione.

Le raccomandazioni dell’OMA includono standard a livello provinciale per servizi di salute mentale e dipendenze equi, tempestivi e di alta qualità. Fanno riferimento anche all’ampliamento dell’accesso a supporti e risorse e all’implementazione di supporti mirati per la salute mentale, in particolare per gli operatori sanitari in prima linea.

Con una popolazione in crescita e che invecchia, sempre più abitanti dell’Ontario dipenderanno dai servizi sanitari e metteranno più pressione sul sistema. Per mitigare l’onere sul sistema, il rapporto raccomanda migliori investimenti nell’assistenza domiciliare e comunitaria. Ciò potrebbe risparmiare posti letti negli ospedali e ridurre i tempi di attesa per altri pazienti che attendono cure essenziali.

Il rapporto delinea un’altra significativa area di interesse, comprese le misure per rafforzare la salute pubblica e la preparazione alla pandemia e per garantire che ogni paziente abbia il team appropriato di operatori sanitari.

Il CEO di OMA, Allen O’Dette, ha ribadito la necessità di ‘riparare’ il sistema, inclusa la necessità di aumentare le spese attraverso il Canada Health Transfer: “Richiede collaborazione tra i fornitori di servizi sanitari, il supporto da parte del pubblico e la volontà politica, inclusi investimenti significativi da parte del governo federale”.

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