Canada

Oggi il rimpasto di governo,
ministri promossi e bocciati

TORONTO – Sarebbero numerosi i ministri che, in vista del rimpasto di governo di oggi, vedono barcollare la poltrona sulla quale sono seduti. A dichiararlo a CBC News sono varie fonti governative.

Secondo i ben informati, il rimpasto ha lo scopo di focalizzare l’attenzione sulle priorità economiche del governo e sostenere il gabinetto in vista della prossima campagna elettorale federale.

Si prevede che il rimpasto sarà il più grande cambiamento nel gabinetto di Trudeau dall’ottobre 2021, quando il secondo mandato di minoranza dei liberali era iniziato appena un mese prima.

Lunedì scorso, sempre secondo fonti che non sono autorizzate a parlare pubblicamente, il primo ministro Justin Trudeau ha richiamato i ministri a Ottawa per alcune riunioni.

Riunioni, che in genere si svolgono poco prima di un rimpasto per consentire al primo ministro di presentare ai ministri i loro nuovi portafogli.

Trudeau avrebbe intenzione di sollevare dai loro incarichi vari ministri mentre altri saranno quasi con certezza riconfermati.

Il vice primo ministro e ministro delle finanze Chrystia Freeland, ad esempio, non sembra correre alcun rischio.

Secondo Radio-Canada anche il ministro degli Esteri Mélanie Joly e quello dell’Ambiente e dei cambiamenti climatici Steven Guilbeault possono dormire con sette cuscini in quanto la loro riconferma ai rispettivi ministeri è pressochè sicura al 100 per cento.

Parlando ai giornalisti il ministro della Salute mentale e delle dipendenze Carolyn Bennett ha annunciato che non si ricandiderà alle prossime elezioni nel suo distretto di Toronto-St. Paul. Non sarebbe sorprendente a questo punto che Trudeau decida di sostituirla con qualcuno che ha intenzione di ripresentarsi nelle fila liberali alle prossime elezioni.

Come Bennett, il ministro dei trasporti Omar Alghabra non dovrebbe candidarsi di nuovo e di conseguenza, secondo fonti vicine alla CBC, verrebbe rimosso dal gabinetto. A non ricandidarsi alle elezioni federali saranno anche Joyce Murray ed

Helena Jaczek. Marco Mendicino, David Lametti, e la Treasury Board President Mona Fortie sarebbero stati silurati.

Fonti hanno affermato che il ministro per gli Affari intergovernativi Dominic LeBlanc e il ministro responsible per l’Atlantic Canada Opportunities Agency Ginette Petitpas Taylor, sono tra coloro a cui è stato chiesto di tornare a Ottawa. Diversi annunci ministeriali di Petitpas Taylor, Omar Alghabra e Ahmed Husse, che erano stati programmati per l’inizio di questa settimana, sono stati cancellati.

A veder vacillare il suo incarico di ministro della Pubblica sicurezza, secondo quanto dichiarato a Radio-Canada da fonti liberali, sarebbe Marco Mendicino.

Mendicino è stato recentemente al centro di polemiche in seguito al trasferimento del serial killer Paul Bernardo in un carcere di media sicurezza. Il ministro è stato anche preso di mira per la sua gestione della legislazione sul controllo delle armi e del dossier sulle interferenze straniere.

Sarà un rimpasto, questo di oggi, che si prefigge chiaramente di mettere la squadra del primo ministro in una migliore posizione in vista delle prossime elezioni federali.

Al momento, secondo i sondaggi, il futuro per Trudeau e della sua compagine, non è affatto roseo.

Nella foto in alto, il primo ministro Justin Trudeau (foto tratta dal suo profilo Instagram)

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