TORONTO – La vita è piena di ironie. Martedì, ad esempio, una certa Kike Ojo-Thompson, che gestisce il KOJO Institute: Equity, Anti-Racism and Organizational Change Consultants, ha deciso di illustrare cosa significa affrontare le sfide delle barriere sistemiche. Ha rimproverato i suoi vicini (di origine italiana) per non aver festeggiato il vincitore dei 100 metri, un italiano, alle Olimpiadi, con il solito slancio che esplode per la nazionale di calcio.
“Sto solo facendo domande”, ha detto. Ne dubito, così come quelli che hanno rapidamente portato il suo tweet alla nostra attenzione. Il Corriere ha risposto di conseguenza come segue: No, con tutto il rispetto – anche se non ne dimostra – lei non si sta solo chiedendo perché la comunità italiana non è scesa in piazza con bandiere e trombe quando il velocista italiano Marcell Jacobs ha vinto la gara dei 100 metri alle Olimpiadi. La sua allusione non così sottile è che gli italocanadesi sono razzisti e non si preoccupano del successo di uno dei loro atleti di razza mista. Per favore, ripeta che questa non era la sua intenzione e spieghi perché ha sentito il bisogno di esprimersi così. Forse non lo sa, ma Jacobs ha avuto un posto di rilievo sulla PRIMA pagina dell’unico quotidiano cartaceo del Nord America, il Corriere Canadese.
Gli italiani rispettano, ammirano e celebrano l’eccellenza, la spinta, la determinazione e la “classe”. Il suo tweet purtroppo non è all’altezza su tutti i fronti. Per favore familiarizzi con la cultura italiana e la struttura dei valori prima di mettere in imbarazzo se stessa e tutti coloro che fanno sforzi sinceri per unire le persone. Dopo averlo fatto, sarà accolta come editorialista ospite nelle nostre pagine.
Non stiamo trattenendo il respiro. Quando abbiamo pubblicato quanto sopra sulla sua pagina Twitter, ci ha “bloccato” in pochi minuti (come si vede nello screenshot qui sotto). Tale è lo stato attuale del dibattito o della ricerca di risposte.
Qui sotto, gli articoli pubblicati domenica sui siti del Corriere Canadese e dell’agenzia CNMNG e le pagine del Corriere Canadese uscite martedì.