Canada

Liberali, il nuovo crollo nei sondaggi: priorità dei canadesi lontane dal governo

TORONTO – Costo della vita, inflazione, tassi d’interesse e crisi abitativa. Sono queste le priorità dell’elettorato canadese catturate da un sondaggio della Ipsos pubblicato ieri, in concomitanza con il riavvio dei lavori parlamentari a Ottawa dopo la lunga pausa invernale. Secondo l’istantanea scattata dall’agenzia demoscopica, il 49 per cento dei canadesi indica nei prezzi alle stelle – in particolare quelli dei generi alimentari – la priorità più impellente che deve essere affrontata in questa seconda parte della legislatura. Il 45 per cento degli intervistati ritiene che il problema principale sia rappresentato più in generale dall’inflazione e dalla corsa verso l’alto dei tassi d’interesse, un fattore questo che determina l’aumento indiscriminato dei mutui e delle altre forme di prestito creditizio. La crisi abitativa chiude il podio delle priorità indicata dal 39 per cento del campione. Secondo Ipsos, un altro tema che deve essere affrontato è quello dell’immigrazione (22 per cento), seguito dalla delicata questione del debito pubblico e del deficit (21 per cento) e dai problemi legati agli homeless (20 per cento).

Il costo dell’energia è la priorità per il 15 per cento degli intervistati, mentre il 10 per cento del campione ritiene che il governo debba focalizzare la sua attenzione sul piano dentistico nazionale. Solo il 9 per cento, infine, pensa che l’esecutivo guidato da Justin Trudeau debba prima di tutto approvare la riforma sul piano nazionale dei farmaci.

Già da questo sondaggio si intravede come sia sempre più evidente la distanza che si sta creando tra l’elettorato canadese e il primo ministro, che nelle prossime settimane sarà impegnato nella trattativa con l’Ndp per il piano dentistico e quello farmaceutico: temi questi ritenuti del tutto marginali dai canadesi, stando a Ipsos. Eppure questi due fattori sono di fondamentale importanza per il governo, che per sopravvivere in parlamento ha bisogno del sostegno dei deputati neodemocratici non avendo la maggioranza assoluta alla House of Commons.

Ma a conferma della delicata fase che sta attraversando il primo ministro nelle intenzioni di voto, arriva un secondo sondaggio, presentato da Abacus Data, che mette in luce come il Partito Conservatore guidato da Pierre Poilievre abbia accumulato un vantaggio abissale nei confronti dei liberali. Se si dovesse votare in questo momenti, i conservatori si attesterebbero al 40 per cento, distaccando di quindici punti percentuali il partito di Trudeau, fermo al 25 per cento. I grit semmai dovrebbero guardarsi le spalle, perché tra loro e l’Ndp di Jagmeet Singh c’è una distanza di appena 5 punti percentuali.

Per quanto riguarda l’indice di consenso a livello regionale, i liberali sono dietro in tutte le province del Paese. In Alberta il distacco è imbarazzante – 62 per cento per i conservatori contro il 12 per cento del partito di Trudeau – mentre si registra un ulteriore tracollo in Ontario, dove Poilievre raccoglie il 43 per cento dei consensi contro il 29 dei liberali, e un arretramento nelle Province Atlantiche, tradizionale feudo liberale: qui i tory viaggiano attorno al 43 per cento, i liberali sono fermi al 23.

More Articles by the Same Author: