TORONTO – Ipotesi voto di sfiducia e Carbon Tax. Sono stati questi i due temi al centro dello scontro politico in occasione della riapertura del parlamento dopo la fine della pausa estiva. Una giornata, quella di ieri, caratterizzata anche dalle due elezioni suppletive a Montreal e Winnipeg dall’esito incerto: al momento in cui andiamo in stampa lo spoglio non si è ancora concluso e non ci sono dati ufficiali. A infiammare il dibattito sono state le voci – che si sono rincorse nelle ultime settimane – della volontà del governo liberale di azzerare i lavori di questa sessione parlamentare con lo strumento della “prorogation”, un reset di tutti i progetti di legge attualmente in discussione alla House of Commons e il rinvio sine die di una potenziale mozione di sfiducia da parte del Partito Conservatore. A fare chiarezza è stata ieri la capogruppo liberale alla Camera Karina Gould, che ha categoricamente smentito questa ipotesi, ribadendo come in questo momento l’attenzione dell’esecutivo sia focalizzata nell’approvazione dei progetti di legge in fase di discussione in parlamento.
Gould inoltre ha criticato aspramente il leader conservatore Pierre Poilievre definendolo un “truffatore” in risposta all’affermazione che la Carbon Tax provocherà un “inverno nucleare”. Poilievre domenica durante la riunione del caucus aveva dipinto un quadro distopico di persone che muoiono di fame e di freddo perché non possono permettersi cibo o riscaldamento a causa del prezzo del carbonio.
Secondo il leader conservatore l’ossessione dei liberali per il prezzo del carbonio è “una minaccia esistenziale per la nostra economia e il nostro stile di vita”.
“Quello che ho sentito ieri da Poilievre è stato così esagerato – ha dichiarato la capogruppo liberale – così irresponsabile, così immaturo, qualcosa che solo un truffatore farebbe”.
Il prezzo del carbonio attualmente aggiunge circa 17,6 centesimi per ogni litro di benzina, ma tale costo è compensato dagli sconti sul carbonio inviati ai canadesi ogni tre mesi. L’Ufficio parlamentare di bilancio ha fornito un’analisi che ha mostrato che otto famiglie su 10 ricevono dagli sconti più di quanto pagano in termini di prezzo del carbonio, anche se l’ufficio ha anche avvertito che gli effetti economici a lungo termine potrebbero danneggiare i posti di lavoro e la crescita dei salari.
Gould ha accusato Poilievre di aver ignorato gli sconti e di essersi rifiutato di dire ai canadesi come avrebbe reso la vita più accessibile mentre combatteva il cambiamento climatico. I liberali hanno anche accusato i conservatori di respingere la tesi di oltre 200 economisti che hanno scritto una lettera all’inizio di quest’anno descrivendo il prezzo del carbonio come il modo meno costoso e più efficiente per ridurre le emissioni.
La recente decisione dell’Ndp di rompere il suo patto politico con il governo rende più probabili elezioni anticipate, ma non sembra esserci alcun interesse né da parte del Bloc Quebecois né da parte dell’Ndp a che ciò avvenga immediatamente.
Poilievre intende presentare una mozione di sfiducia contro il governo il prima possibile, ma probabilmente avrebbe bisogno sia del Bloc che dell’Ndp per sostenerla. Gould ha detto di non avere una “sfera di cristallo” su quando o quanto spesso Poilievre potrebbe cercare di far cadere il governo. “So che la fine del patto di legislatura rende le cose un po’ diverse, ma in realtà tutto ciò che fa è riportarci a un normale parlamento di minoranza”, ha detto. “E questo significa che lavoreremo caso per caso, legislazione per legislazione, con qualsiasi partito voglia lavorare con noi”.
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