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Il Console Generale: “Assunzioni
per migliorare i servizi”

TORONTO – Più risorse finanziarie e umane per offrire servizi efficienti e veloci agli italo-canadesi. Sembra il solito “spot”, ma basta dare un’occhiata al sito del Consolato Generale d’Italia a Toronto (www.constoronto.esteri.it) per capire che non è così: il sito è radicalmente cambiato, è ricco di informazioni utili e di nuovi indirizzi e-mail e contatti preziosi e, soprattutto, presenta in prima pagina due bandi per l’assunzione di altrettanti impiegati. Un chiaro e concreto segnale del cambiamento che il nuovo Console Generale, Luca Zelioli, insediatosi poco più di un mese fa, intende portare al Consolato di Toronto.

Ieri, il dottor Zelioli è venuto a far visita alla redazione del Corriere Canadese e dopo i saluti di rito gli abbiamo fatto alcune domande.

Dottor Zelioli, che impressione le ha fatto Toronto?
“Mi ha sorpreso. Non me la aspettavo così viva, piena di gente e di cantieri. È chiaramente una città in espansione, un centro economico e finanziario fondamentale per l’Ontario e per l’intero Canada. Ed è estremamente accogliente: è una città che mi sembra facile all’abbraccio”.

Qual è la sua priorità da Console Generale di Toronto appena insediatosi?
“Migliorare la qualità dei servizi offerti dal Consolato agli italo-canadesi. Dobbiamo renderli più efficienti e più veloci, ma per farlo servono le risorse: quelle finanziarie, e qui non dovrebbero esserci particolari problemi, e quelle umane e questo è un problema più complesso perché il Consolato di Toronto, pur essendo di prima classe, è sotto organico. Con circa 75mila iscritti all’Aire, è tra i più importanti consolati generali del mondo ed è attorniato da 1 milione di italo-canadesi, un enorme bacino di utenza. Abbiamo già iniziato a potenziare l’organico. Innanzitutto, c’è un console – che farà da vice al dottor Zelioli, ndr – appena arrivato, la dottoressa Giulia Romani. E poi abbiamo già pubblicato due bandi (in scadenza il 16 settembre: info sul sito, ndr) per l’assunzione a tempo determinato (sei mesi) di altrettanti impiegati, bandi che sono propedeutici a 5 assunzioni a tempo indeteminato che faremo in futuro e per le quali abbiamo già l’ok del Ministero per gli Affari Esteri”.

Quali servizi potenzierete?
“Abbiamo già iniziato a implementare il sito che deve diventare il punto di riferimento fondamentale, principale, per tutti gli italo-canadesi che necessitano dei nostri servizi. Il 70-80% delle informazioni richieste da chi chiama il nostro centralino, infatti, si trova nel sito, che abbiamo già modernizzato rendendolo più agile e arricchendolo di informazioni utili per tutti i tipi di servizi, dai visti ai passaporti. Abbiamo aggiunto anche indirizzi e-mail dedicati ai vari settori, contatti utili e notizie che consentono agli utenti di avere tutte le informazioni di cui hanno bisogno senza perdere tempo con attese telefoniche e, a noi, di concentrarci maggiormente sulle pratiche rendendole così più veloci. Con un maggior utilizzo del sito da parte dell’utenza e con le nuove assunzioni, potremo aumentare il numero dei nostri sportelli aperti al pubblico e migliorare tutti i servizi”.

Uno dei grandi problemi, ultimamente, è stato quello del rilascio dei passaporti…
“Stiamo lavorando ad una grande novità: il rilascio a vista. L’utente arriva con tutta la documentazione richiesta (e le informazioni sono sul sito) e riceve, seduta stante, il passaporto”.

E per la cittadinanza?
“Anche in questo caso stiamo lavorando ad una semplificazione, a cominciare dagli appuntamenti visto che quando sono arrivato ho trovato appuntamenti fissati fra due anni. Cercheremo di velocizzare il più possibile questo processo che è, sì, molto complesso, ma semplificabile. Attiveremo, per esempio, una check list sul sito, che consenta all’utente di verificare, prima di venire nei nostri uffici, se è in possesso di tutta la documentazione richiesta per l’ottenimento della cittadinanza italiana. Per tutte le altre pratiche, segnalo, inoltre, la presenza di altri canali, come Fast.it e Prenot@Mi che amplieremo ulteriormente non appena avremo finalizzto le assunzioni dei nuovi impiegati”.

Molti italo-canadesi sono anziani e non hanno dimestichezza con gli strumenti informatici. Avete pensato anche a loro?
“Certo che sì. Stiamo lavorando ad alcuni progetti dedicati proprio a loro, rendendo i nostri servizi più accessibili alle persone di una certa età”.

LEGGETE ANCHE: https://www.corriere.ca/comunita/il-nuovo-console-generale-miglioreremo-i-servizi/ 

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