Il Covid-19 in Italia

Sei dosi di vaccino iniettate per errore,
il Codacons presenta una denuncia

MASSA – Sei dosi di vaccino. Tutta la fiala. Nemmeno durante la sperimentazione Pfizer per il sovradosaggio era stata provata una quantità simile: ci si era fermati a quattro. Ma la giovane alla quale è stato iniettato per sbaglio il “super-vaccino”a quanto pare sta bene e dopo 24 di osservazione in ospedale è stata dimessa.

È accaduto a Massa, in provincia di Massa Carrara, Toscana, nella mattinata di domenica quando la “vittima”, una giovane tirocinante massese di Psicologia Clinica, si è presentata al Nuovo Ospedale delle Apuane per sottoporsi alla vaccinazione. Pochi minuti dopo la puntura, la rivelazione choc: “Abbiamo sbagliato. Le abbiamo iniettato tutta la fiala di vaccino Pfizer, pari a sei dosi”.

La 23enne è stata quindi ricoverata in osservazione anche perché – dicevamo – non sarebbe mai avvenuta un’inoculazione di sei dosi di vaccino: un caso simile si era verificato nei mesi scorsi in Germania, ma in quel caso erano state cinque le dosi, mentre la sperimentazione Pfizer relativa al sovradosaggio si fermerebbe a quota quattro. Mancando una casistica, la tirocinante è tenuta sotto stretta osservazione, una segnalazione su quanto successo è già stata inviata ad Aifa e domenica mattina anche personale della Polizia di Stato si è recato in ospedale per assumere informazioni su quanto successo.

Dopo 24 ore la giovane è stata dimessa: non avrebbe manifestato allergie, come ha fatto sapere la Asl Toscana Nord Ovest, ma soltanto dolori al braccio. “Si è trattato di un problema di calo dal punto di vista cognitivo, uno scivolone dovuto ad un momento di calo dell’attenzione”, ha spiegato l’Asl deprecando comunque l’errore da disattenzione: la stessa Asl ha promosso un audit interno per capire cosa sia successo effettivamente.

Intanto, il Codacons ha annunciato una formale denuncia alla Procura della Repubblica di Massa per la possibile fattispecie di lesioni gravi. “Si tratta di un episodio grave sul quale la magistratura deve fare chiarezza – spiega l’associazione – E’ semplicemente assurdo che in un ospedale, luogo dove si garantisce la salute dei cittadini, si verifichi un simile errore, e la somministrazione di 6 fiale di vaccino potrebbe avere effetti per la salute della ragazza, con reazioni che potrebbero manifestarsi nei prossimi giorni”. Un episodio che, secondo il Codacons, “dovrebbe portare alla sospensione immediata dei sanitari responsabili”. L’associazione sottolinea inoltre che “la ragazza protagonista della vicenda ha diritto al risarcimento dei danni anche in assenza di conseguenze sul piano fisico e solo per la paura e lo stress subiti”.

AGGIORNAMENTO – Il risultato dell’audit dell’Azienda Sanitaria: “Le dosi erano quattro e non sei. Comunque uno scivolone, ma siamo sotto pressione” Secondo la ricostruzione dell’Asl, l’infermiera non ha inserito la soluzione fisiologica nel flaconcino, non ha quindi eseguito il passaggio della diluizione e ha aspirato il quantitativo necessario a preparare una dose con le siringhe di precisione fornite dalla farmacia aziendale”. Uno “scivolone cognitivo” durante la preparazione del vaccino, “a cui ha contribuito un problema di conteggio e di predisposizione delle siringhe al momento della preparazione della seduta vaccinale, in un’attività di routine ad alti volumi e con pressione per la necessità di un rigoroso rispetto dei tempi”. Quanto alle condizioni della giovane “sta bene ma è tenuta ancora sotto stretto controllo, sempre in collegamento con la struttura di immunologia di Careggi”.

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