Il Commento

Si fa il surf! L’imperativo Tofino

TORONTO – Cosa succede quando si provoca consapevolmente o inavvertitamente un brutto colpo per la propria immagine. I tuoi nemici gongoleranno di gioia. I tuoi amici soffriranno di stupore, quando quel momento “non si sa come né quando” accadrà per lavare via tutta la tua eredità e lasciarti con “quella macchia” che definirà per sempre te e la tua reputazione duramente guadagnata … se è importante.

Quel momento è successo a Justin Trudeau il 30 settembre. Sì, quella è stata la prima occasione per celebrare la Giornata Nazionale della Verità e della Riconciliazione con le comunità aborigene del Canada. Sicuramente il Leader/Primo Ministro del paese troverebbe un po’ di tempo per partecipare, se non collaborare all’organizzazione e alla consegna di un evento commemorativo.

Perché non? Sotto la sua amministrazione, si potrebbe sostenere che sono stati fatti passi da gigante nelle dichiarazioni politiche e nelle iniziative di finanziamento (a medio e lungo termine) in riconoscimento dei torti culturali e legali commessi sugli aborigeni canadesi. In effetti, sotto il suo governo, varie “organizzazioni ecclesiastiche” sono state identificate come il capro espiatorio del peso morale per le azioni di “tipo colonialista” richieste per volere dei governi canadesi in passato.

Ma no. Il primo ministro non si trovava da nessuna parte.

Correggiamo che, lui e la sua famiglia sono partiti quella stessa mattina, volando – con aerei governativi, quindi con un orario molto flessibile – verso una popolare destinazione turistica, Tofino, British Columbia. Apparentemente, il surf è al suo meglio in questo periodo dell’anno e il tempo stringeva. O almeno così dicono i suoi numerosi detrattori.

I suoi sostenitori hanno fornito alcune difese “deboli” che fanno riferimento alla necessità di rilassarsi dopo un’elezione stressante e alla necessità di un ambiente sereno mentre si prepara a strutturare un gabinetto e un discorso dal trono. Ma il suo staff aveva già rilasciato una dichiarazione che era a Ottawa quella mattina. Era solo parzialmente corretto.

Stava partendo da Ottawa presto in quel giorno e ha colto l’occasione per rilasciare la sua dichiarazione sugli eventi commemorativi della Giornata – a cui, come si è scoperto, non avrebbe / non poteva partecipare.

Chi ha pensato al suo programma? Sicuramente il primo dovere dell’entourage del Leader è quello di proteggere il Leader e la sua reputazione. L’assenza di Trudeau potrebbe non indicare indifferenza personale o governativa nei confronti del Movimento per la Verità e la Riconciliazione, ma certamente susciterà domande di questo tipo: “A che cosa è valsa tutta la polemica riguardo la Riconciliazione?”

I suoi avversari politici, già coinvolti nel cannibalismo politico nei propri partiti, stanno già sarcasticamente dicendo che almeno ha deciso di rimanere in Canada mentre si occupava “dell’imperativo Tofino”. Questa sembra essere la nuova frase per descrivere l’insincerità e la preferenza per qualsiasi alternativa.

Non è una grande eredità.

In alto, Justin Trudeau in una foto d’archivio (credit Adam Scotti, PMO)

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