TORONTO – Il premier uscente dell’Ontario, Doug Ford, continua a puntare sul tema dell’economia e della “difesa dall’Ontario” e, commentando l’ennesimo annuncio di Trump sulle nuove tariffe per acciaio e alluminio, ha pubblicato un post su X lamentando l’imprevedibilità del presidente americano: “Questi sono i prossimi quattro anni. Spostamento dei criteri e caos costante, che mettono a rischio la nostra economia”, ha scritto Ford, aggiungendo il motivo per cui ha chiesto le elezioni provinciali anticipate: “Chiedo al popolo un mandato quadriennale forte, stabile, che duri più a lungo affinché l’amministrazione Trump faccia tutto il necessario, per essere sempre pronta a proteggere l’Ontario”.
Quindi, parlando da Oakville, Ford ha annunciato un nuovo “piano”: “Un governo conservatore rieletto – ha detto – bandirà i componenti cinesi da tutti i futuri approvvigionamenti energetici. Ciò include il divieto a qualsiasi impresa statale cinese di acquistare od acquisire partecipazioni in qualsiasi energia, minerale critico o importante risorsa infrastrutturale finanziata dal governo dell’Ontario. Il Canada e gli Stati Uniti devono rimanere uniti e concentrati sulla vera guerra commerciale che stiamo combattendo contro la Cina”, ha affermato Doug Ford. “Se vogliamo vincere dobbiamo combattere insieme, non tra di noi”.
Inoltre, per “proteggere l’approvvigionamento energetico dell’Ontario”, Ford ha annunciato il potenziamento delle centrali nucleari esistenti, l’espansione della produzione di energia idroelettrica e, infine, il più grande appalto per lo stoccaggio di energia tramite batterie nella storia del Canada, sufficiente ad alimentare tre milioni di case. “Mentre investiamo e costruiamo una rete sicura, affidabile e conveniente, continueremo la nostra lotta contro la carbon tax che uccide i posti di lavoro”, ha aggiunto Ford. “Il nostro piano che investe nell’energia nucleare pulita alimenterà la crescita economica dell’Ontario ed aiuterà a creare posti di lavoro, il tutto riducendo le emissioni”. Fra gli altri punti del programma di Ford, investimenti per più di 200 miliardi di dollari per strade, autostrade, trasporti pubblici ed altre infrastrutture, 2,5 miliardi di dollari per formare più di un milione di persone per lavori migliori e buste-paga più elevate nei settori qualificati, il divieto di siti di iniezione di droghe vicino alle scuole e lo sgombero degli accampamenti dai parchi pubblici con nuovi investimenti in rifugi e, infine, un’assistenza sanitaria migliore, investendo 1,8 miliardi di dollari in più “per mettere in contatto tutti in Ontario con un medico di famiglia e cure primarie”.
Di sanità hanno parlato, ieri, anche le altre due principali candidate. Marit Stiles (nella foto qui sopra, dal suo profilo X – Twitter @MaritStiles), leader dell’NDP, nell’incassare l’appoggio di Erin Ariss, presidente provinciale dell’Ontario Nurses Association, e di Laura Walton, presidente della Ontario Federation of Labour, ha dichiarato che “dopo sette anni di Doug Ford, sempre più infermieri stanno lasciando gli ospedali dell’Ontario. Invece di rispettare gli operatori sanitari, Ford ha congelato i loro stipendi e li ha portati in tribunale. Li ha definiti eroi della sanità mentre gli toglieva la paga. Oggi, “in tutto l’Ontario stiamo vedendo gli operatori sanitari messi a dura prova. Lunghi tempi di attesa, pronto soccorso chiusi, pazienti che ricevono cure nei corridoi – semplicemente perché non ci sono abbastanza infermieri. Questa cosa deve finire. Come canadesi, siamo orgogliosi del nostro sistema sanitario pubblico. Ma senza infermieri non c’è assistenza sanitaria. Come premier, assumerò più infermieri, legifererò sui rapporti sicuri del personale e mi assicurerò che mantengano gli infermieri nei nostri ospedali in modo che possiate ricevere le cure che meritate”. Fra gli obiettivi della Stiles, che ieri era a Toronto: stabilire e regolamentare rapporti sicuri tra personale infermieristico e paziente per garantire che i pazienti possano ricevere le cure che meritano; consultare gli infermieri per assicurarsi che i rapporti funzionino per le comunità di tutta la provincia; porre fine alla dipendenza da agenzie infermieristiche private a scopo di lucro che costano al sistema sanitario dell’Ontario centinaia di milioni all’anno; aumentare la nostra forza-lavoro infermieristica, iniziando con l’assunzione di almeno 15.000 infermieri nei prossimi tre anni per garantire rapporti di personale sicuri e porre fine alla dipendenza dalle agenzie private.
Come dicevamo, anche la leader liberale Bonnie Crombie (nella foto qui a sinistra, dal suo profilo X – Twitter @BonnieCrombie) è tornata a parlare – ieri, da Toronto – di sanità, ricordando il suo piano sanitario che prevede, fra i vari punti, di: attrarre e trattenere migliaia di medici formati sia a livello nazionale che internazionale; espandere la rete sanitaria dell’Ontario; mettere fine alle pratiche burocratiche che fanno sprecare migliaia di ore ai medici ogni anno; smettere di penalizzare pazienti e medici degli ambulatori. “È ora di sistemare il nostro sistema sanitario dopo sette anni di cattiva gestione di Doug Ford”, ha detto la leader dei Liberali dell’Ontario: “Con noi al governo, ogni singolo abitante di questa provincia avrà il proprio medico di famiglia”.
Nella foto in alto, il premier Doug Ford durante il suo intervento, ieri (screenshot dal video pubblicato sulla sua pagina X – Twitter)