Canada

Emergenza Covid,
scuole chiuse in Ontario

TORONTO – Dopo lo Spring Break le scuole riapriranno, ha detto ai genitori il ministro dell’Istruzione dell’Ontario Lecce domenica. Anzi no, rimarranno chiuse, ha affermato dopo la riunione di ieri del gabinetto che ha deciso il contrario, facendo un repentino dietrofront.

L’annuncio è arrivato nel pomeriggio durante il consueto briefing da Queen’s Park: il premier Doug Ford è stato affiancato dal ministro Stephen Lecce, dalla ministra della Salute Christine Elliott e dal Chief Medical Officer of Health dottor David Williams.

“Nessuno vuole i nostri figli a scuola più di me, è lì che devono essere ma con il Covid-19 che si diffonde a macchia d’olio e con queste varianti mortali che prendono piede a Toronto, semplicemente non possiamo non essere molto cauti in questo momento. Dobbiamo essere proattivi – ha detto Ford – stiamo assistendo a una situazione in rapido deterioramento con un numero record di casi di Covid e ricoveri ospedalieri che minacciano di sopraffare il nostro sistema sanitario”.

L’allarme – con la conseguente decisione di far tornare tutti i ragazzi della provincia alla didattica a distanza – è scattato in seguito al crescendo di contagi di Covid-19 degli ultimi giorni nella provincia: 3.813 i casi segnalati sabato, 4.456 quelli di domenica, 4.401 ieri. Numeri, questi, mai raggiunti prima d’ora in Ontario.

Del resto anche nelle scuole i contagi corrono: dall’ultimo aggiornamento disponibile risulta che le nuove infezioni sono 217 – 186 studenti, 30 insegnanti e un membro non docente – con i quali il totale raggiunge quota 14.909. Le scuole dove sono attivi focolai sono 1.302. Dalla fine di febbraio, le scuole della provincia hanno annoverato tra il 9 e l’11% di tutti i casi attivi di coronavirus in Ontario.

“Faremo tutto il possibile per garantire che tutti siano al sicuro. Tenendo i bambini a casa più a lungo dopo lo Spring Break limiteremo la diffusione dei contagi, alleggeriremo la pressione dei nostri ospedali e disporremo di più tempo per implementare il nostro piano vaccinale contro il Covid-19 – ha aggiunto il premier – i dati saranno valutati su base continuativa e i funzionari sanitari saranno consultati per determinare quando sarà sicuro riprendere l’apprendimento in presenza”.

Ma se fino a domenica Lecce ribadiva a suon di tamburo che le scuole sono sicure, che sono in atto misure di prevenzione e controllo della diffusione del Covid e che senza alcun dubbio i ragazzi sarebbero tornati nelle aule lunedì prossimo, nel giro di ventiquattrore la musica è cambiata.

“Non è stata una decisione che abbiamo preso a cuor leggero, poiché sappiamo quanto sia importante la scuola per gli studenti dell’Ontario. La nostra priorità è sempre stata quella di mantenere le scuole aperte, tuttavia il grande numero di contagi nella comunità può mettere a rischio le nostre scuole e le famiglie dell’Ontario – ha affermato il ministro Lecce – mentre il piano dell’Ontario ha mantenuto le scuole sicure, come confermato dal Chief Medical Officer of Health, oggi stiamo intraprendendo azioni decisive e preventive per garantire che gli studenti possano tornare in sicurezza all’apprendimento in presenza nelle nostre scuole”.

Lezioni online per tutti gli studenti e vaccinazione degli insegnanti che forniscono supporto diretto agli studenti con bisogni educativi speciali in tutta la provincia e di quelli che si trovano negli hotspot a partire da Peel e Toronto: è questo quel che accadrà nelle prossime settimane.

Fino a quando i ragazzi rimarranno a casa non si sa: “Dipende dall’andamento dei contagi, dal numero di ammalati negli ospedali e nelle terapie intensive, la situazione è in continua evoluzione”, ha chiosato Ford.

Tutto giusto. Quel che però lascia di stucco è il cambio di registro: nel giro di qualche ora il governo è passato con la sua nota nonchalance dal “tutti a scuola” a “tutti a casa”.

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