Economia

Canada, inflazione: +5,1%
…e i prezzi vanno alle stelle

TORONTO – Inflazione a livelli mai visti in trent’anni. E prezzi alle stelle. È quanto emerge dall’ultimo rapporto di Statistics Canada, pubblicato ieri. Nel gennaio 2022, l’inflazione canadese ha superato il 5% per la prima volta dal settembre del 1991, aumentando del 5,1% su base annua e in ulteriore aumento rispetto alla già consistente impennata del 4,8% registrata appena due mesi fa, nel dicembre del 2021. Escludendo la benzina, l’IPC (indice dei prezzi al consumo) è aumentato del 4,3% nel gennaio 2022 rispetto all’anno precedente: il ritmo più veloce dall’introduzione dell’indice nel 1999. E su base mensile, l’IPC è aumentato dello 0,9% a gennaio, il più forte aumento dal gennaio del 2017, dopo un calo dello 0,1% registrato nel dicembre del 2021.

A gennaio, i prezzi sono dunque aumentati in tutte le principali componenti su base annua, con quelli legati alle case ed al costo del loro mantenimento (+6,2%) a fare da traino a tutto il resto, dai prezzi dei servizi (+3,4%) a quelli delle merci (+7,2%), mentre gli stipendi dei canadesi sono aumentati ad un ritmo nemmeno lontanamente paragonabile, fermandosi al +2,4% in un anno (secondo i dati salariali del Labour Force Survey), con la conseguenza che è calato drasticamente il potere d’acquisto della gente.

Impressionante l’impennata dei prezzi dei generi alimentari, cresciuto ad un ritmo mai visto: in un anno, +6,5% a gennaio 2022, rispetto al già altissimo +5,7% di dicembre 2021. Un record: è il più grande aumento annuale dal maggio del 2009.

Per capire meglio quanto pesa tutto questo nelle tasche delle famiglie, entriamo nei dettagli: i prezzi della carne bovina fresca o congelata (+13,0%), del pollo fresco o congelato (+9,0%) e del pesce fresco o congelato (+7,9%) sono aumentati ancora di più a gennaio 2022 rispetto a dicembre 2021. Margarina (+16,5%), come oltre a condimenti, spezie e aceti (+12,1%) sono a loro volta aumentati in modo consistente, così come frutta fresca (+8,2%) e prodotti da forno (+7,4%).

All’aumento dei prezzi del cibo hanno contribuito le continue interruzioni della catena di approvvigionamento rese necessarie dalla pandemia: interruzioni che hanno fatto inevitabilmente lievitare i costi di spedizione.

Più care anche le bevande alcoliche che sono aumentate, sempre nel gennaio 2022 e su base annuale, del 2,9%, dopo l’aumento dell’1,6% nel dicembre 2021. Motivi: la carenza di approvvigionamenti e l’aumento dei costi di spedizione.

Le preoccupazioni per le forniture globali di petrolio in risposta agli eventi politici internazionali hanno invece fatto impennare i prezzi dei carburanti che su base mensile sono aumentati del 4,8% a gennaio 2022. Su base annuale, le percentuali sono impressionati: +33,3% a dicembre 2021, +31,7% a gennaio 2022.

Guardando alle differenze degli aumenti di inflazione e prezzi nelle varie province canadesi (nella tabella in alto), si nota che gli aumenti sono avvenuti ad un ritmo più veloce – su base annuale, nel gennaio 2022 rispetto a dicembre 2021 – in cinque province: Prince Edward Island (+6,7% dicembre, +7,1% gennaio), Ontario (+5,2% dicembre, +5,7% gennaio), Manitoba (+4,7 dicembre, +5,5% gennaio), British Columbia (+3,9% dicembre, +4,3% gennaio) e Saskatchewan (+3,5% dicembre, +4,2% gennaio).

Interessante il caso della British Columbia dove i prezzi sono aumentati ad un ritmo più rapido a gennaio 2022 (+4,3%) rispetto a dicembre 2021 (+3,9%), in gran parte a causa dell’aumento dei prezzi degli affitti (+4,2%): un aumento, quest’ultimo, in parte attribuibile all’aumento della domanda in quanto più persone sono emigrate nella regione nell’ultimo anno. Una beffa, per chi ha deciso di spostarsi. Come dire: dalla padella nella brace.

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