Gli chef italiani nel mondo

Gli chef italiani nel mondo
propongono le loro ricette:
ecco lo Spaghettone
ai Monti Prenestini

In esclusiva per i lettori del Corriere Canadese, prosegue la nuova rubrica settimanale dedicata alla cucina italiana in Canada, in Nordamerica e nel mondo, che va ad arricchire la nostra storica “Cucina di Teresina” presente da anni sul nostro quotidiano. In collaborazione con l’APCI, l’Associazione Professionale Cuochi Italiani-Canada, presieduta da Giovanni Trigona, pubblichiamo settimanalmente le ricette proposte dai migliori chef italiani presenti in territorio canadese e nordamericano. I cuochi tesserati con l’Apci Canada possono inviare le loro ricette via e-mail allo Chef Alex Ziccarelli (alex.cs1996@gmail.com), vicepresidente Apci Canada.

ROMA – La ricetta di oggi è proposta dallo Chef Stefano Bartolucci che associa tecnica, passione, territorio ed ingredienti di altissima qualità. Eccola!

SPAGHETTONE ’PASTAMIA’ AI MONTI PRENESTINI

Ingredienti (per 2 persone)
– 160 gr Spaghettoni PastaMia
– 150 ml vino Cesanese di Olevano Silene di Damiano Ciolli
– 80 gr di Guanciale Macelleria Mattia
– 50 gr Pecorino Romano
– Sale
– Barbatelle di finocchio

Procedura: affettate il guanciale a listarelle e fatelo rosolare in padella fino a renderlo croccante. Togliete il guanciale e riponetelo su un piatto con carta assorbente, lasciando in padella parte del grasso sciolto che servirà in seguito. Mettete a bollire l’acqua per la pasta e, mentre sobbolle, indicativamente alla temperatura di 50°c, prendete 50 ml di acqua e versatela in un contenitore alto e stretto, aggiungete 50 gr di pecorino romano e con un mixer realizzate una crema che servirà per guarnire il piatto. Una volta portato a bollore salate l’acqua, attendete qualche minuto e calate lo spaghettone in pentola, lasciandolo cuocere per 6 minuti. Togliete la pasta dalla pentola e trasferitela nella padella con la parte residuale del guanciale e cominciate a mantecare. Versare il Cesanese in padella insieme alle barbatelle di finocchio, precedentemente legate con uno spago, e lasciate assorbire il vino dagli spaghetti. Togliete le barbatelle e arrivate a cottura. Se non avete raggiunto il grado di cottura desiderato, con la pasta che risulta troppo asciutta, aggiungete un po’ d’acqua alla volta, quanto basta. Con una pinza, avvolgete gli spaghettoni ed impiattate. Guarnite infine con la crema di pecorino e guanciale croccante ed aggiungete una barbatella di finocchio per finire il piatto e… buon appetito!

Il protagonista: Stefano Bartolucci / Nei suoi piatti, la tradizione popolare romana 

ROMA – Oggi presentiamo lo Chef romano Stefano Bartolucci, membro dell’APCI, l’Associazione Professionale Cuochi Italiani. Classe 1972, come spesso succede si innamora della cucina già in tenera età, seguendo ai fornelli le tradizioni dei nonni materni e paterni, provenienti da regioni diverse. Inizialmente il suo percorso è diverso: si diploma come geometra nei primi anni ‘90 ma capisce subito, perché sono già dentro di lui, che le sue scelte lavorative saranno altre. Autodidatta, comincia a viaggiare in Italia ed Europa, facendo diverse esperienze e nel 2010 apre il suo Ristorante RossoDiVino, tipicamente romano con pareti di roccia e tavoli di legno, a Valmontone in provincia di Roma, in una bellissima zona lungo la via Casilina, a poco più di una trentina di chilometri dalla Capitale, cercando di coniugare territorio e tradizione popolare, portando nelle proposte le contaminazioni che hanno caratterizzato il suo percorso. Con tempo, costanza e dedizione amplia i suoi orizzonti e partecipa con successo diversi eventi gastronomici: Slow Food, Bufala Fest, Palcoscenico Frascati, insieme al Consorzio Tutela Frascati Doc e Docg, Festival del Cinema di Roma, Taste of Roma, Armonie di Ottobre, Tartufo Più, Vinoforum.

Nelle foto sopra, lo Chef con alcuni colleghi; in alto, il suo piatto e il locale “RossoDiVino”  

(rubrica a cura di… Marzio Pelù & Ynot)

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