Ontario

Cliniche private, tempi
di attesa più lunghi

TORONTO – Il piano dell’Ontario di consentire a più cliniche a scopo di lucro di condurre interventi chirurgici e procedure diagnostiche probabilmente aumenterà i tempi di attesa anziché ridurli. A suggerirlo è un nuovo rapporto del think tank Canadian Centre for Policy Alternatives.

Secondo l’istituto di ricerca, nel 2021-22 l’imaging chirurgico e medico a scopo di lucro era un’industria da mezzo miliardo di dollari in Ontario e una espansione di questo settore non farà altro che peggiorare la carenza di personale sanitario nelle strutture pubbliche. “Sono molto preoccupato nel vedere il governo muoversi in questa direzione dal momento che l’Ontario è in realtà un sistema abbastanza ben integrato e coordinato, in gran parte perché non ha affidato gli interventi chirurgici a un’industria artigianale di strutture a scopo di lucro”, ha detto senza mezzi termini Andrew Longhurst, ricercatore di politica sanitaria presso la Simon Fraser University e autore del rapporto.

Dallo studio risulta che l’anno scorso l’Ontario ha registrato i migliori tempi di attesa in Canada per gli interventi di sostituzione dell’anca e di protesi del ginocchio: circa il 72% delle protesi d’anca e il 68% di quelle del ginocchio sono state effettuate entro un periodo di circa 26 settimane. “L’Ontario è in realtà una delle province con i migliori risultati tra tutte le province per quanto riguarda le scansioni dell’anca e del ginocchio e le risonanze magnetiche e la tomografia computerizzata (CT) – ha detto Longhurst – queste sono le quattro aree in cui abbiamo sentito che è più probabile che il governo si espanda per ottenere profitti”.

A maggio, il governo dell’Ontario ha approvato il Bill 60, che consente alle cliniche private, sia no-profit che a scopo di lucro, di condurre più interventi chirurgici coperti dall’Ontario Health Insurance Plan (OHIP). Le procedure includono interventi di cataratta, scansioni MRI e CT, interventi ginecologici minimamente invasivi e, infine, sostituzioni del ginocchio e dell’anca.

Il piano sanitario firmato Doug Ford ha scatenato immediatamente polemiche e preoccupazioni riguardo la supervisione, il personale e l’upselling (incoraggiare a sottoporsi ad esami più costosi e forse neppure necessari), tre delle questioni più significative delineate nel rapporto.

“In Ontario non mancano lo spazio fisico e le attrezzature per abbreviare i tempi di attesa per gli interventi chirurgici e per l’imaging medico, ciò che manca è la forza lavoro sanitaria necessaria per svolgere questi compiti – osserva il rapporto – quando gli interventi chirurgici e la diagnostica vengono trasferiti all’esterno, il settore pubblico e quello a scopo di lucro competono per un pool limitato di professionisti sanitari specializzati”.

Tra il 2019-20 e il 2020-21, si legge nello studio, le sale operatorie in Ontario hanno perso 122 dipendenti a tempo pieno.

Non va trascurato il fatto che, fa notare lo studio, “il settore privato può offrire incentivi per attrarre operatori sanitari dal sistema pubblico, come carichi di lavoro ridotti e retribuzioni più elevate”.

In una dichiarazione fornita a CTV News Toronto, il Ministero della Salute dell’Ontario ha affermato che “ci saranno sempre coloro che si opporranno all’innovazione”. “Il nostro governo non è d’accordo con lo status quo. Ecco perché, nell’ambito di Your Health, abbiamo annunciato a gennaio che utilizzeremo i centri chirurgici e diagnostici comunitari per garantire più interventi chirurgici e procedure finanziati con fondi pubblici e ridurre così le operazioni arretrate e i tempi di attesa”, ha scritto un portavoce del ministero. “Invece di concentrarsi sull’assistenza sanitaria a scopo di lucro, il governo dovrebbe garantire che le sale operatorie siano in grado di funzionare a pieno regime – ha concluso Longhurst – nel 2019-20 circa il 34% degli ospedali aveva sale operatorie inutilizzate”.

Nella foto in alto, la macchina CT scanner (Wikipedia)

More Articles by the Same Author: