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Caso Bernardo, le e-mail
inchiodano il ministero

TORONTO – Si fa sempre più complicata la situazione del Ministero della Pubblica Sicurezza, guidato da Marco Mendicino: in un servizio pubblicato ieri, infatti, la Canadian Press ha fatto riferimento ad una serie di e-mail – di cui è entrata in possesso attraverso l’Access to Information Act – che gli uffici del ministro hanno ricevuto del Correctional Service of Canada nei giorni precedenti il trasferimento del serial killer Paul Bernardo in una prigione di media sicurezza. In quelle e-mail, datate 26 maggio, Anne Kelly, commissario del Correctional Service of Canada, annunciava direttamente ai due viceministri Shawn Tupper e Tricia Geddes il trasferimento del serial killer, tre giorni prima che avvenisse. Titolo delle e-mail: “High Profile Offender”.

Difficile sostenere che le e-mail non siano state viste, dal momento che Tupper rispondeva pochi minuti dopo per ringraziare Kelly per l’informazione.

Fatto sta che nel giorno in cui si è sparsa la voce del trasferimento di Bernardo, avvenuto il 29 maggio, Mendicino ha pubblicato una dichiarazione su Twitter descrivendo la “decisione indipendente” del servizio penitenziario come “scioccante e incomprensibile”. Come se cadesse dalle nuvole. Non era stato informato dai suoi più stretti collaboratori, che l’avevano saputo tre giorni prima del trasferimento? Non solo: lo stesso primo ministro Justin Trudeau è stato informato, il giorno stesso in cui è avvenuto il trasferimento.

Mendicino ha riconosciuto che il suo staff ha commesso un errore nel non informarlo, ma ha negato che questo sia stato fatto per tenerlo intenzionalmente all’oscuro. Tuttavia, ha annunciato l’intenzione di emanare una direttiva per fare in modo che il ministro della Pubblica Sicurezza venga informato direttamente di tali trasferimenti. Un annuncio al quale ha replicato il leader conservatore, Pierre Poilievre, secondo il quale sarebbe più opportuno, forse, emanare una direttiva simile per garantire che le persone condannate per omicidi multipli, come Bernardo, debbano scontare l’intera pena in un carcere di massima sicurezza.

Bernardo, noto come “Schoolgirl Killer”, sta scontando l’ergastolo per il rapimento, la tortura e l’omicidio della quindicenne Kristen French e della quattordicenne Leslie Mahaffy all’inizio degli anni ’90 vicino a Saint Catharines, Ontario. È stato anche condannato per omicidio colposo per la morte nel dicembre 1990 della quindicenne Tammy Homolka, la sorella minore della sua allora moglie, Karla Homolka. Bernardo alla fine ha anche ammesso di aver aggredito sessualmente altre 14 donne. Karla Homolka si è dichiarata colpevole di omicidio colposo ed è stata rilasciata nel 2005 dopo aver scontato una condanna a 12 anni per il suo ruolo nei crimini commessi contro French e Mahaffy.

Nonostante tanto orrore, Bernardo è stato trasferito all’istituto di media sicurezza “La Macaza”, a circa 190 chilometri a nord-ovest di Montreal, Dove, probabilmente, starà più comodo. Alla faccia dei familiari delle vittime.

In alto, Il ministro Marco Mendicino in una foto pubblicata sulla sua pagina Twitter (@marcomendicino)

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