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Un Festival super
con il meglio
del ’Made in Italy’

Una “prima” spettacolare per il Festival di Sanremo, non solo in termini di ascolti – 10.911.000 spettatori con il 54.7% di share, meglio del 2020 e 2021 – ma anche sotto il profilo dei contenuti: belle canzoni, con tutti i generi musicali rappresentati, diversi momenti “top” con un Fiorello in splendida forma e la straripante potenza dei Maneskin e, soprattutto, l’impeccabile conduzione – ma soprattutto direzione artistica – di Amadeus che si riconferma, da buon vecchio dj, il migliore organizzatore possibile per un evento musicale di tale portata.

Nulla è mancato alla prima serata della 72esima edizione del Festival più amato dagli Italiani di tutto il mondo. C’erano due colonne della musica tricolore come Gianni Morandi e Massimo Ranieri, nel rispetto della tradizione festivaliera; c’erano le nuove leve della canzone italiana in rappresentanza di tutti i generi musicali, dal pop al rock fino al rap/trap; e c’erano tanti esempi della capacità, tipicamente ‘made in Italy’, di eccellere in ogni campo… dall’amatissima attrice Ornella Muti all’eccelso tennista Matteo Berrettini, fino a quello che probabilmente è il più grande showman italiano di tutti i tempi: Fiorello. La sua performance con Amadeus è stata memorabile e capace di tenere incollati davanti allo schermo milioni e milioni di telespettatori.

Altrettanto memorabile l’esibizione dei Maneskin, anche per il significato della loro presenza a Sanremo come superospiti: per la prima volta nella storia del Festival, infatti, il nome internazionale più forte e di maggiore richiamo è stato quello di una band italiana. Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi ed Ethan Torchio, a distanza di un anno dalla vittoria su quello stesso palco, dopo aver trionfato all’Eurofestival e poi nel resto del mondo (e soprattutto qui in Nordamerica, dove sono delle vere e proprie star), si sono ripresentati a Sanremo in veste di superospiti internazionali, quelli più attesi come accadeva in passato ai Duran Duran, ai Queen di Freddy Mercury o Bruce Springsteen. E hanno “spaccato”, come solo loro sanno fare: un muro di suono, impreziosito dalla meravigliosa orchestra sanremese che ha sostenuto con violini e violoncelli il loro hard rock orgogliosamente italiano che ha conquistato il mondo intero nel giro di pochi mesi.

Azzeccatissima, quindi, anche la scelta di aprire questo 72esimo Festival con i Maneskin come special guest. Insomma: una partenza col botto. E se il buongiorno si vede dal mattino…

Nelle foto, in alto a sinistra: Fiorello, Ornella Muti e Amadeus (foto Twitter @SanremoRai); a fianco, i Maneskin (foto Twitter @ManeskinFanClub)

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