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Trustee di Oakville
manca di rispetto ai tribunali

TORONTO – Dire che il tempo stia passando senza che ci sia nessun cambiamento potrebbe essere un’osservazione accurata. Almeno quando si tratta di questioni legali davanti ai tribunali. In particolare, il fatto in cui è coinvolto una fiduciaria dell’Halton Catholic District School Board.

Il 18 gennaio, a quasi un anno dalla data dell’arresto (21 gennaio 2021), la fiduciaria di Oakville, Nancy Guzzo (nella foto sotto), doveva comparire (per la nona volta) con il suo legale nei tribunali di Hamilton davanti a un giudice per essere assolta dalle accuse di frode penale – dodici in totale. Sfortunatamente, né lei né il suo avvocato sembravano prendere sul serio la questione. Il suo avvocato ha aspettato fino a quando la pubblica accusa non le ha contattate alle 4:30 del pomeriggio per ricordare loro l’obbligo di presentarsi, anche se virtualmente.


Su richiesta (10 minuti prima che la Corte fosse fissata per l’aggiornamento della giornata), il suo avvocato, rappresentato dalla signora Forrest, chiamato in aula alle 4:49 pm, ha chiesto che la questione fosse aggiornata al 1° febbraio, a causa delle “discussioni in corso sulla risoluzione e per ottenere le istruzioni del cliente”.

È stata una palese mossa per prendere tempo. Quella tattica sembra aver funzionato per lei finora, almeno fino a questo momento. Questa volta, il Pubblico Ministero non ne voleva nemmeno sapere.

Le accuse, risalenti al 2017 e al 2018, derivano dal suo precedente impiego presso la LiUNA Local 3000 e includono due capi di accusa per frode superiore a $ 5.000 e dieci sotto tale importo. Per chi segue questa vicenda, sembrerebbe che ci sia un tentativo da parte della Difesa di rinviare il momento in cui verranno giudicate le gravi accuse.

La Pubblica Accusa, Kimberly Rogers, era arrabbiata e offesa dal fatto che la tattica di stallo seguiva molteplici estensioni e richieste da parte della Difesa di rinviare il caso a una data successiva allo scopo di accogliere l’ennesimo incontro di “risoluzione” infruttuoso.

La signora Rogers ha sottolineato che nella udienza precedente del tribunale (21 dicembre) aveva evidenziato sei precedenti opportunità di questo tipo da cui non era emerso alcun risultato. Ha delineato la storia dei procedimenti giudiziari in questa materia e come il caso non fosse andato avanti.

Il Pubblico Ministero ha raccontato alla corte come, durante l’ultima riunione di risoluzione (13 gennaio), l’avvocato dell’imputato è stato informato che il mancato passaggio a una risoluzione avrebbe significato che la questione sarebbe stata trasferita in giudizio. In quel momento, alla difesa è stato anche consigliato di concordare delle date con il una sorta di giudice per le indagini preliminari, altrimenti ci avrebbe pensato la magistratura.

Sembrerebbe che la pazienza della Corte sia ormai agli sgoccioli. Il giudice D. D’Ignazio ha ribadito che la Corte ha dovuto chiamare il difensore dell’imputato, affermando che «è estremamente irrispettoso nei confronti della Corte e della Magistratura». Ha anche sottolineato il fatto che “l’imputata (Nancy Guzzo) non si è mai comparsa in Corte. MAI!”

Il giudice D’Ignazio, visibilmente seccato per la mancanza di collaborazione della signora Guzzo e del suo team legale, ha ripetuto le parole: “estremamente irrispettosi nei confronti della Corte e dell’avvocato del giudice per le indagini preliminari […il suo comportamento] …è … francamente, davvero sconvolgente”.

Dopo averle concesso quasi un anno per risolvere i suoi problemi, il Pubblico Ministero sta ora procedendo con un atto d’accusa e la questione passa al coordinatore dei casi il 28 gennaio 2022. Insomma, o patteggiare o rischiare il carcere. In ogni modo, rischia di andare di male in peggio.

(traduzione in Italiano a cura di Mariella Policheni)

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