Canada

Terza dose a tutti
gli over 18 già da lunedì

TORONTO – Non c’è più tempo da perdere, quantomeno più di quello perso finora fra esitazioni e non-decisioni. Il governo provinciale ha annunciato che da lunedì sarà aperta la somministrazione della terza dose di vaccino a tutti i cittadini dai 18 anni in su. Non solo: sarà possibile farla a distanza di tre mesi (e non più sei) dalla seconda. Un’accelerata prima auspicata e poi caldeggiata dall’Ontario Science Table che proprio ieri era tornato alla carica, invocando misure rapide per frenare l’impennata dei casi dovuta, con ogni probabilità, alla variante Omicron, molto più infettiva della Delta. Ma andiamo con ordine.

Mercoledì mattina è stata convocata una conferenza stampa del governo guidato da Doug Ford per il primo pomeriggio. Prima dell’incontro con i giornalisti, il premier dell’Ontario ha incontrato il Chief Medical Officer of Health dell’Ontario, Kevin Moore, e gli scienziati dell’Ontario Science Table, per fare il punto e concordare le decisione da prendere e da annunciare alla popolazione. L’incontro doveva durare mezz’ora, ma si è protratto per oltre tre ore, tant’è che si è reso necessario il rinvio della conferenza per due volte. E tutto questo mentre rimbalzavano sui media le sempre più inquietanti previsioni dell’Ontario Science Table, una in particolare: la provincia potrebbe registrare fino a 10.000 nuovi casi di Covid-19 al giorno entro Capodanno e probabilmente dovrà reintrodurre alcuni limiti di capienza per proteggere il sistema sanitario, come riferito dal dottor Peter Juni, direttore scientifico del Table, proprio ieri mattina durante un’intervista con Colin D’Mello su CTV News Toronto.

La nuova minaccia, ha detto Juni, si chiama Omicron: un rapporto di Public Health Ontario stima che ogni caso della variante del Covid-19 identificato in Ontario tra il 28 novembre e il 9 dicembre abbia infettato 7,7 volte il numero di persone di ogni caso che coinvolgeva la variante Delta precedentemente dominante. Gli autori del rapporto affermano dunque che l’Ontario dovrà “implementare rapidamente risposte di sanità pubblica per contenere la rapida diffusione di Omicron”, sebbene non forniscano raccomandazioni specifiche.

Nella sua intervista con CTV News Toronto, Juni ha affermato che alcune restrizioni come i limiti di capacità dei locali dovranno essere reintrodotti per molti luoghi e il lancio delle somministrazioni delle terze dosi dovrà essere accelerato in modo significativo, alla luce del fatto che gli individui che hanno fatto la seconda dose sei mesi fa hanno ormai una protezione minima dall’infezione.

“Non è tornare al punto di partenza con le misure di sanità pubblica, questo è davvero importante. Abbiamo imparato cos’è l’alto rischio. Ma, purtroppo per i ristoratori, i ristoranti sono ad alto rischio. Sfortunatamente per le persone che organizzano una festa di Natale, questo è un rischio elevato”, ha affermato. “Si tratta di limiti di capacità. Come nelle arene sportive: 20.000 persone sono probabilmente troppe. Abbiamo bisogno di meno persone e tutte mascherate”.
Tutti temi che, probabilmente, sono stati al centro dell’incontro-fiume tra il premier Ford e gli scienziati che si occupano della pandemia.

Alla fine, intorno alle 4pm, a distanza di ore dal primo orario fissato per la conferenza stampa, Ford e Moore sono apparsi davanti alle telecamere e il premier ha esordito dicendo che c’è “un nuovo nemico, Omicron, che è una variante del Covid-19 particolarmente contagiosa e sta diventando quella dominante in Ontario. Ognuno a questo punto, ha un ruolo da giocare”, ha detto, prima di annunciare la svolta: “Da lunedì, ogni persona di età superiore ai 18 anni potrà sottoporsi alla somministrazione della terza dose, a distanza di tre mesi dalla seconda”. Di fatto, alla luce dell’emergenza è stato dimezzato il tempo fra la seconda dose e il “booster” che fino a ieri era di sei mesi.

Ford ha poi annunciato una “nuova” restrizione: la capienza delle strutture al coperto che possono ospitare più di 1.000 persone sarà limitata al 50% a partire dal 18 dicembre. La misura riguarda sale da concerto, teatri, cinema, spazi per eventi e riunioni, musei, siti storici, giardini botanici, casinò, sale da bingo, stadi e festival.

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