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Interferenze cinesi, attacchi e dimissioni
Chan: “Il CSIS è razzista”

TORONTO – Comincia ad avere i primi effetti la tempesta mediatica relativa alle interferenze cinesi sulla politica canadese. Un deputato provinciale dell’Ontario, Vincent Ke (nella foto sopra, dalla sua pagina Twitter – @vincentkempp), si è dimesso dal caucus dei Conservatori Progressisti e siederà come indipendente, con effetto immediato, a causa dei suoi (presunti) legami con il Partito Comunista Cinese, dei quali ha parlato venerdì scorso Global News: notizie che lo stesso Ke ha smentito, definendole “false e diffamatorie”.

Citando fonti anonime di intelligence, Global News ha riferito che Ke “ha servito come intermediario finanziario” per conto del Partito Comunista Cinese, nell’ambito appunto di interferenze sulla politica canadese. “Sebbene queste accuse siano false e diffamatorie, non voglio essere un problema per il governo e mettere in discussione il buon lavoro che il premier Ford sta facendo per l’Ontario”, ha detto Ke tramite Twitter. “Pertanto, mi allontanerò dal caucus del PC (il partito dei Conservatori Progressisti) per dedicare il mio tempo a riabilitare il mio nome e rappresentare i miei elettori” ha scritto Ke, che rappresenta il distretto di Don Valley North a Toronto ed è stato eletto per la prima volta nel 2018.

Il premier dell’Ontario, Doug Ford, ha dichiarato di essere d’accordo con la decisione di Ke e di aver accettato le sue dimissioni. “Sebbene le accuse contro Ke non siano provate, sono serie e meritano piena e totale attenzione mentre lui lavora per riabilitare il suo nome”, ha detto Ford. “Di conseguenza, e per un’abbondanza di cautela, il signor Ke si è offerto di allontanarsi dal caucus del PC dell’Ontario per sedere come indipendente”.

Intanto, fa parlare di sé un altro politico di origine cinese: Michael Chan, ex ministro dell’ex governo liberale dell’Ontario e, attualmente, vicesindaco di Markham. In una lettera aperta pubblicata su Twitter, Chan esorta il primo ministro Justin Trudeau a convocare un’inchiesta sull’agenzia di spionaggio canadese – il CSIS (Canadian Security Intelligence Service) – accusandola di razzismo e di diffusione di false accuse e sistenenedo che la stessa agenzia lo sta “perseguitando da anni”.

“Sto scrivendo per chiedere rispettosamente di convocare immediatamente un’inchiesta pubblica completa sulle attività profondamente inquietanti del CSIS, dei suoi leader e dipendenti”, ha scritto Chan.

Chan è stato membro della legislatura dell’Ontario per undici anni, diventando infine ministro del Commercio Internazionale e dell’Immigrazione. Il CSIS aveva già avvertito la Provincia che lo stesso Chan poteva essere sotto l’influenza dei diplomatici cinesi, ma l’allora premier Kathleen Wynne aveva risposto di non avere alcuna preoccupazione per la sua lealtà. Chan si è poi ritirato dalla politica provinciale nel 2018 e successivamente è diventato vicesindaco di Markham.

Il mese scorso, gli agenti del CSIS avrebbero avvertito il primo ministro Justin Trudeau che il Partito Liberale avrebbero dovuto diffidare di Chan a causa dei suoi contatti con vari funzionari del Consolato Cinese. Chan ha risposto che l’agenzia non lo ha mai sentito in merito a quelle “accuse false e prive di fondamento”, accusando il CSIS di “razzismo sistemico, inaccettabile e di vecchia data”. Un atteggiamento, quello del CSIS, che secondo Chan metterebbe a rischio la sicurezza sua e della sua famiglia.

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