Canada

Il Canada nella morsa di fiamme e fumo
La Francia invia aiuti solo in Quebec

TORONTO – Un’emergenza senza precedenti. Il Canada potrebbe vedere, quest’anno, un livello “record” di aree bruciate: nove province e territori stanno attualmente fronteggiando incendi che hanno costretto l’evacuazione di oltre 100.000 persone in tutto il Paese dall’inizio di maggio, hanno detto ieri i funzionari governativi, mostrando che i rischi di incendi boschivi sono destinati ad aumentare questo mese e rimanere “insolitamente alti” per tutta l’estate in Canada.

“Ogni provincia e territorio dovrà essere in massima allerta durante questa stagione di incendi”, ha detto il ministro delle Risorse Naturali, Jonathan Wilkinson. Dall’inizio dell’anno, 2.214 incendi hanno già bruciato 3,3 milioni di ettari di terreno, che è “dieci volte” la media normale per la stagione, ha aggiunto Wilkinson. Al 4 giugno, più di 400 incendi attivi stavano bruciando in tutto il Paese, secondo i dati del Canadian Interagency Forest Fire Center.

Al momento, le situazioni critiche sono quelle di Alberta, Nova Scotia e Quebec: mobilitati sia l’esercito canadese che centinaia di vigili del fuoco, 950 dei quali provenienti da altri Paesi come Usa, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica (più quelli in arrivo da Francia e Costa Rica). E sempre ieri, il primo ministro Justin Trudeau ha dichiarato che “il Canada dovrebbe disporre di risorse sufficienti per coprire i mesi estivi. E se le cose peggioreranno, stiamo sviluppando piani di emergenza”.

Ma ai danni causati dalle fiamme si aggiungono anche quelli del fumo che continua a peggiorare la qualità dell’aria in molte regioni del paese, dall’Alberta settentrionale all’Atlantico. In Alberta, la situazione degli incendi – che fino a sabato hanno bruciato più di un milione di ettari – è migliorata, spingendo i funzionari ad annunciare la fine dello stato di emergenza provinciale, ma per alcune aree della provincia, così come per il nord della British Columbia e per i Territori del Nordovest, è scattato l’allarme per la qualità dell’aria. Secondo il World Air Quality Index, la qualità dell’aria nel fiume Meander, nel nord-ovest dell’Alberta, è al momento peggiore di quella della capitale del Bangladesh, Dhaka.

Anche in Nova Scotia, dove gli incendi hanno causato l’evacuazione di 16.000 persone (con circa 200 strutture, tra cui 151 abitazioni, danneggiate o distrutte solo a Halifax) e dove bruciano ancora più di 24.000 ettari nella contea di Barrington Lake, è allarme per la qualità dell’aria.

Nel Quebec, dove il numero degli incendi è salito a 156 nella giornata di domenica, sono stati emessi diversi avvisi a causa della scarsa qualità dell’aria, anche nell’area di Montreal. La qualità dell’aria a Obedjiwan, una First Nation nel Quebec centro-meridionale, è peggiore di alcune aree di Delhi, in India, secondo il World Air Quality Index.

Situazione non diversa in alcune parti dell’Ontario: il World Air Quality Index indica che l’inquinamento atmosferico a Peterborough, a nord-est di Toronto, è peggiore di quello di Pechino.

Ma la Francia invia vigili del fuoco solo in Quebec

MONTREAL – La Francia invierà i vigili del fuoco per aiutare il Quebec che sta combattendo i massicci incendi boschivi. Il presidente francese Emmanuel Macron ha infatti twittato, domenica, che la Francia è “unita” nel desiderio di aiutare. “Un centinaio dei nostri vigili del fuoco si stanno preparando a combattere le fiamme insieme ai loro compagni del Quebec. Anche gli esperti sono mobilitati”, ha twittato in Francese, aggiungendo: “Amici canadesi, stanno arrivando i rinforzi”. Intendendo, per “canadesi”, i soli abitanti del Quebec, visto che in rinforzi verranno inviati solo là. “Merci, cugini!” ha replicato su Twitter il premier del Quebec, Francois Legault. Anche il primo ministro Justin Trudeau ha ringraziato il presidente francese, twittando in Francese: “I nostri due Paesi sono gli amici più stretti ed i partner più forti, e questa relazione è più importante che mai”. Attualmente, nove province e territori canadesi stanno attualmente fronteggiando incendi, ma solo uno di essi godrà degli “aiuti” della Francia: il Quebec.

Nella foto in alto, uno degli incendi in Nova Scotia (foto da Twitter – @NS_DNRR)

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