Canada

Fa paura il rapporto
(insabbiato) sul clima

TORONTO – Un nuovo rapporto commissionato dal governo del premier Doug Ford – ma in qualche modo “insabbiato” dallo stesso esecutivo – avverte che i cambiamenti climatici comportano rischi elevati per l’Ontario, con impatti su tutto, dalla produzione alimentare alle infrastrutture e fino alle imprese.

Il rapporto – denominato Provincial Climate Change Impact Assessment e realizzato da un team di ricercatori del Climate Risk Institute con sede a Sudbury – ​​prevede infatti un numero crescente di giorni con caldo estremo in tutto l’Ontario, nonché un aumento delle inondazioni e degli incendi.

Presentato al governo provinciale a gennaio ma pubblicato pubblicamente soltanto alla fine di agosto, nel silenzio (il governo stesso non ha rilasciato alcun comunicato stampa sul rapporto), segue un’estate in cui gli abitanti dell’Ontario hanno affrontato un caldo estremo, forti temporali e soprattutto il fumo degli incendi.

Le 530 pagine del rapporto sono piene di dettagli spesso cupi sugli effetti attesi dei cambiamenti climatici in Ontario. Ecco alcuni dei passaggi più significativi: il settore agricolo si trova ad affrontare rischi di “calo della produttività, fallimento dei raccolti e mortalità del bestiame”; “la maggior parte delle aziende dell’Ontario dovrà affrontare maggiori rischi a causa del cambiamento climatico”; “i rischi climatici sono più elevati tra le popolazioni più vulnerabili dell’Ontario e continueranno ad amplificare le disparità e le disuguaglianze esistenti”.

“Gli impatti [dei cambiamenti climatici] sono molto evidenti in questo momento, sono molto, molto forti e piuttosto gravi, e si prevede che continuino in futuro”, ha affermato Al Douglas, presidente del Climate Risk Institute, in un’intervista alla CBC.

Per arrivare ai risultati, i ricercatori hanno utilizzato dati climatici storici con informazioni sulle conseguenze di eventi meteorologici estremi e proiezioni delle tendenze climatiche future, e prevedono che un aumento previsto del numero di giorni con caldo estremo – 30 gradi e oltre – avrà un impatto sulle stagioni di crescita, sulle imprese e sulla salute umana dell’Ontario.

Secondo il rapporto, entro il 2080 l’Ontario meridionale, centrale e orientale avranno una media di 55-60 giorni di caldo estremo all’anno, un aumento quasi quadruplicato rispetto all’attuale media annuale di circa 16 giorni. Si prevede inoltre che l’Ontario settentrionale, che sperimenta una media di 4 giorni di caldo estremo all’anno, vedrà fino a 35 giorni di questo tipo ogni anno.

“Si prevede che i cambiamenti nel clima dell’Ontario continueranno a ritmi senza precedenti”, afferma il rapporto. “È importante riconoscere come questi risultati possano essere utilizzati per stimolare l’azione volta a proteggere i residenti, gli ecosistemi, le imprese e le comunità in tutto l’Ontario”.

Particolarmente a rischio sembrano la produzione alimentare e l’agricoltura dell’Ontario, vulnerabili ai cambiamenti climatici.

“I rendimenti diminuiranno”, ha detto Douglas – . Il caldo inciderà sulla salute generale del bestiame. Porrà minacce indirette a cose come la disponibilità e la qualità dell’acqua. Avrà un impatto indiretto sulla salute e sulla qualità del suolo”.

Il rapporto analizza i diversi rischi per varie parti del settore agricolo dell’Ontario – che vale 45 miliardi di dollari – tra cui un potenziale calo del 50% nella produzione di mais a causa di un’umidità inadeguata o gli alti rischi per i raccolti di mele a causa di gelate tardive primaverili, precipitazioni estreme o caldo estremo.

“Spero che il rapporto ed i risultati stimolino ulteriori azioni”, ha affermato Douglas. “Tutti devono svolgere un ruolo a causa della portata del problema”.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

More Articles by the Same Author: