Canada

Politiche abitative,
primo investimento
diretto del fondo:
74 milioni a London

TORONTO – Un investimento diretto di 74 milioni di dollari da parte del governo a London attraverso il fondo per le politiche abitative. Ad annunciarlo è stato ieri Justin Trudeau proprio nella città che sta ospitando il vertice del gruppo parlamentare liberale.

Lo stanziamento rappresenta il primo nel suo genere che attinge dal fondo per le politiche abitative – in tutto 4 miliardi di dollari – creato dallo stesso governo liberale all’inizio di quest’anno. Come ha spiegato ieri il primo ministro, sono le municipalità che si devono attivare per attingere al denaro presente nel fondo, avanzando proposte, piani e progetti per la costruzione di case popolari nei singoli territori locali. “Grazie alla lungimiranza del sindaco Josh Morgan – ha dichiarato Trudeau – siamo di fronte al primo investimento di questo tipo in Canada. Invito tutte le municipalità del nostro Paese a fare altrettanto”. A fargli eco è stato Sean Fraser. “Il piano del sindaco di London era davvero innovativo – ha sottolineato il ministro per le Politiche Abitative – per la costruzione di unità abitative popolari, vicino all’università, che affrontano direttamente la crisi che stiamo vivendo in questo periodo”.

Anche Fraser, come fatto dal primo ministro in precedenza, ha lanciato un appello agli altri sindaci, chiedendo di presentare richieste concrete che possano essere direttamente finanziate dal fondo di 4 miliardi attivato dal governo.

Nel frattempo l’agenzia nazionale canadese per l’edilizia abitativa afferma che si stanno compiendo progressi nella costruzione di alloggi sufficienti per risolvere il divario di accessibilità del paese, ma quasi 3,5 milioni di nuove unità dovranno ancora essere costruite entro la fine del decennio, oltre a ciò che è già in lavorazione.

Questo è stato il principale risultato di un nuovo rapporto che la Canada Mortgage and Housing Corporation ha pubblicato ieri, aggiornando la sua valutazione iniziale da giugno 2022.

All’epoca, l’agenzia immobiliare aveva dichiarato che il paese era sulla buona strada per costruire circa 2,3 milioni di nuove unità abitative entro il 2030. Ma ha calcolato che entro quell’anno sarebbero state necessarie poco più di 5,8 milioni di nuove unità per affrontare adeguatamente l’offerta, lasciando un divario di circa 3,52 milioni di nuove unità.

Nel suo aggiornamento di ieri, l’agenzia afferma che sono stati fatti progressi incrementali, riducendo leggermente il divario, ma il Canada ha ancora bisogno di altre 3,45 milioni di nuove unità oltre a quanto attualmente previsto.

“Quest’ultimo rapporto rafforza la necessità di un’azione urgente per aumentare l’offerta di alloggi per rendere gli alloggi accessibili a tutti in Canada e continua il nostro lavoro per migliorare la comprensione di ciò che guida la domanda e l’offerta di alloggi”, ha detto l’economista CMHC Aled ab Iorwerth.

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