Canada

Aumentano i ricoveri ordinari,
i casi attivi tornano a crescere

TORONTO – Covid-19: 661 le persone negli ospedali dell’Ontario, ieri, con Covid-19, inclusi 165 pazienti in terapia intensiva. Si conferma, dunque, il trend che ha caratterizzato gli ultimi giorni: ricoveri ordinari in aumento (l’altro ieri erano 611) e terapie intensive in calo (mercoledì erano 174). Purtroppo resta pressoché invariato anche il trend delle vittime: ieri altre 10, che portano il totale dell’Ontario da inizio pandemia a 12.366.

Ieri la provincia ha registrato anche 2.561 nuovi casi di Covid-19: nella Greater Toronto Area, i funzionari sanitari provinciali ne hanno rilevati 565 a Toronto, 163 nella regione di Peel, 148 nella regione di York, 100 nella regione di Durham e 88 nella regione di Halton. E poi: 146 a Simcoe Muskoka, 139 a Ottawa, 122 a Hamilton e 109 nell’area di Kingston. Tutte le altre zone hanno segnalato meno di 100 nuovi casi.

Le infezioni attive e note sono adesso 16.831, in netto aumento dalle 16.270 di appena 24 ore prima. Se i dati relativi ai contagi non sono attendibili, data la scarsità dei test effettuati, il trend risulta però evidente: i contagi sono in aumento, un forte aumento visto che il saldo fra guarigioni (ieri 1.990) e infezioni torna negativo.

Fra i contagi registrati ieri, 34 sono stati rilevati fra i residenti (e 7 fra il personale) delle strutture di assistenza a lungo termine in tutto l’Ontario e 3 dei 10 decessi riguardano residenti delle stesse strutture. Attualmente, sono 72 le case di cura nelle quali è ancora attivo un focolaio.

Ricoveri in aumento anche in Quebec: +28, dopo che 127 pazienti sono stati ricoverati e 99 sono stati dimessi. +7 invece nelle terapei intensive, con il totale che sale a 57.

Dei nuovi pazienti, 75 sono stati vaccinati tre volte, 19 sono stati vaccinati due volte, 16 non sono stati vaccinati e 2 hanno ricevuto una dose di vaccino prima del check-in in ospedale. Lo stato di vaccinazione di altri 9 pazienti è sconosciuto, uno ha un’età compresa tra 5 e 11 anni ed era considerato completamente vaccinato e 5 hanno meno di 5 anni e quindi non sono idonei a ricevere il vaccino.

Risulta evidente, da questi dati, che anche i vaccinati possono infettarsi ma è più probabile che finiscono nei reparti ordinari cbhe nelle terapie intensive.

Certo è che la sottovariante BA.2 di Omicron è molto più infettiva di Omicron: i funzionari sanitari provinciali hanno infatti dichiarato di aspettarsi un ulteriore aumento dei pazienti nelle prossime settimane.

Tornano ad aumentare, del resto, anche i nuovi casi: per il secondo giorno consecutivo, il Quebec ieri ne ha registrati più di 2.000 (2.295), nonostante i test – come in Ontario – siano limitati alle sole categorie “a rischio”. Il tasso di positività è adesso al 15%.

Altri 1.096 casi (su un totale di 1.300 test) sono stati rilevati attraverso il portale del governo del Quebec, nel quale i cittadini possono inserire i risultati dei tamponi rapidi fai-da-te effettuati a casa. Dei 119.732 test inseriti da quando è stato attivato il portale, quasi tre mesi fa, 94.455 sono positivi. I casi attivi e noti sono però, ufficialmente, 16.067: comunque in aumento (+1.333) rispetto a 24 ore prima. 14 le vittime registrate i eri, che portano il totale del Quebec, dall’inizio della pandemia, a 14.288.

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