Canada

Acquistati 88 F-35:
ci costeranno $ 89 miliardi

OTTAWA – Dopo decenni di rinvii, ritardi e ripensamenti, il Canada ha finalizzato l’accordo per sostituire la sua vecchia flotta di caccia CF-18 con 88 caccia F-35 di Lockheed Martin che inizieranno ad arrivare nei prossimi anni: l’acquisto dei velivoli costerà 19 miliardi di dollari, ma il grosso della spesa sarà la manutenzione che dovrebbe attestarsi intorno ai 70 miliardi.

L’annuncio dell’acquisto è stato fatto ieri dalla ministra federale della Difesa, Anita Anand. “La flotta di aerei da combattimento avanzati F-35 garantirà ai nostri aviatori la capacità a lungo termine di difendere il secondo spazio aereo più grande del mondo”, ha affermato la Anand. “Ci aiuterà a rispettare i nostri impegni con il NORAD e la NATO e porterà anche vantaggi economici concreti al nostro Paese”.

I primi velivoli dovrebbero essere consegnati nel 2026 e l’intera flotta dovrebbe raggiungere la capacità operativa tra il 2032 e il 2034.

Soddisfatta l’amministratrice delegata di Lockheed Martin Canada, Lorraine Ben: “La nostra società è onorata di essere stata selezionata per il progetto. Il programma F-35 offre enormi vantaggi economici per l’industria aerospaziale e della difesa canadese e non vediamo l’ora di una crescita continua”, ha affermato la Ben.

L’accordo, però, è in chiara contraddizione con l’impegno assunto nel 2015 dal primo ministro Justin Trudeau che, in piena campagna elettorale, annunciò che il Canada non avrebbe acquistato gli F-35 dopo che le controverse stime dei costi avevano costretto il governo precedente a congelare un vecchio accordo: una storia tormentata e lunga, visto che il Canada era in trattativa per l’acquisto degli F-35 dalla fine degli anni ’90.

Una contraddizione che la stessa Anand ha cercato di sanare, ieri, affermando che “dal 2015 l’aereo è maturato e ora vediamo che molti dei nostri alleati, otto Paesi in particolare, utilizzano l’F-35”.

Il jet da combattimento F-35 è il prodotto di quello che è noto come il programma Joint Strike Fighter gestito da Lockheed Martin, una società aerospaziale americana, in collaborazione con il governo degli Stati Uniti, allo scopo di costruire e sostituire gli aerei da combattimento utilizzati sia dall’esercito americano che da quelli dei Paesi alleati che operano a stretto contatto con gli Stati Uniti. Attraverso il programma, i Paesi alleati e lo stesso Canada hanno contribuito allo sviluppo del jet da combattimento F-35, con centinaia di milioni di dollari a partire dagli anni ’90.

Lockheed Martin descrive l’F-35 come il jet “più avanzato” sul mercato, fornendo “consapevolezza situazionale senza precedenti” con la capacità di operare in cinque diversi tipi di domini: aria, terra, mare, spazio o cybersfera. Alcuni modelli del jet possono decollare dalle portaerei per essere utilizzati nelle operazioni navali. Il jet è inoltre dotato di tecnologia di guerra elettronica che secondo Lockheed Martin è progettata per “localizzare/tracciare le forze nemiche, disturbare i radar e interrompere gli attacchi”.

Quella tecnologia di guerra elettronica, i cui dettagli tecnici sono pubblicamente scarsi, è stata annunciata come centrale per la presentazione dell’azienda secondo cui l’F-35 è il jet da combattimento più “sopravvissuto” disponibile mentre la guerra si sposta sempre più nella cybersfera. Essere in grado di farlo assicurandosi che le firme elettromagnetiche e radar del jet non siano evidenti ai nemici va di pari passo con l’enfasi sulla “furtività”. Riassumendo, la “furtività” si riferisce alla capacità del jet di eludere il rilevamento. La compagnia afferma che questo offre ai piloti un vantaggio e aumenta le loro possibilità di sopravvivenza quando operano in aree contestate.

“Questo progetto garantirà ai nostri aviatori gli strumenti di cui hanno bisogno per difendere il Canada”, ha twittato ieri la ministra Anand.

Foto di Simon Hurry da Unsplash (nel riquadro, la ministra Anita Anand / Twitter @AnitaAnandMP)

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