Canada

“ArriveCan, il governo violò ripetutamente le regole”

TORONTO – Un atto d’accusa, pesantissimo, verso la precedente amministrazione liberale guidata dall’ex primo ministro Justin Trudeau (nella foto). È quanto contenuto nel rapporto presentato ieri a Ottawa dall’Auditor General Karen Hogan, che prende in esame otto diversi capitoli di spesa del governo federale. La lente del Revisore Generale in particolare si focalizza su GCStrategies, l’azienda che si aggiudicò l’appalto federale per la creazione della controversa ArriveCan. E secondo la Hogan, l’esecutivo violò ripetutamente le regole. Stando al rapporto, la compagnia si aggiudicò la bellezza di 106 appalti pubblici da 31 diverse organizzazioni federali che facevano capo al governo nell’arco di tempo che va dal 2015 al 2024, per un totale di circa 90 milioni di dollari, dei quali però vennero pagati solamente 65 milioni. Ebbene, secondo l’Auditor General non vennero seguite le regole previste per l’attribuzione di appalti pubblici, mentre i risultati non risposero quasi mai alle attese in termini di efficacia.

Nel marzo 2024, il governo federale ha sospeso il nulla osta di sicurezza di GCStrategies e non sono stati assegnati nuovi contratti all’azienda nell’anno fiscale 2024-25.

“I risultati di questo audit – ha sottolineato Hogan – fanno eco a quelli dei rapporti precedenti, in cui abbiamo riscontrato carenze nel modo in cui i dipendenti pubblici hanno applicato le regole federali sugli appalti.

“Non ci sono raccomandazioni in questo rapporto perché non credo che il governo abbia bisogno di più regole sugli appalti. Piuttosto, le organizzazioni federali devono assicurarsi che le regole esistenti siano comprese e seguite”.

L’audit di Hogan ha incluso un’analisi di un campione rappresentativo dei contratti assegnati a GCStrategies, escludendo i contratti ArriveCan, rilevando che in un quinto dei casi il lavoro dell’azienda procedeva senza le adeguate autorizzazioni di sicurezza.

Il rapporto ha anche rilevato che in un terzo dei contratti esaminati il governo federale non è stato in grado di dimostrare che GCStrategies “avesse l’esperienza e le qualifiche necessarie per completare il lavoro richiesto”, o se la tariffa che veniva pagata all’azienda riflettesse la sua capacità di svolgere il lavoro assegnato.

“Abbiamo scoperto – ha continuato Hogan – che né Public Services and Procurement Canada, né qualsiasi altra organizzazione federale, raccolgono informazioni a livello governativo sulle tariffe pagate e sulle prestazioni dei fornitori”.

“Questo tipo di informazioni – si legge nel documento – aiuterebbero le organizzazioni federali a valutare se il fornitore è qualificato per eseguire il lavoro e convalidare che le tariffe addebitate non siano superiori alle tariffe di mercato”.

Il rapporto di Hogan ha concluso che quando si è trattato del lavoro assegnato “a GCStrategies e ad altre società costituite dai suoi co-fondatori, non è stato ottenuto un buon rapporto qualità-prezzo per questi contratti”.

Il Revisore Generale ha poi spostato la sua attenzione sul fronte degli F-35, i jet da combattimento che il Canada dovrebbe acquistare per venire a capo delle carenze nella difesa aeronautica. Ebbene,iIl costo stimato dei caccia stealth avanzati è aumentato di quasi il 50% in pochi anni.

In particolare i costi associati al programma F-35 sono superiori di 8,7 miliardi di dollari rispetto alle stime originali. Il programma inoltre è afflitto da ritardi e carenze critiche, inclusa la mancanza di piloti qualificati.

Il rapporto arriva nel bel mezzo di una revisione attiva ordinata dal primo ministro Mark Carney per esaminare possibili alternative all’F-35. Il ministero della Difesa ha fatto sapere che nel 2022 il prezzo base per gli F-35 sarebbe stato di 19 miliardi di dollari. Solo due anni dopo, il numero è salito a 27,7 miliardi di dollari. Tale stima non include le cifre relative agli aggiornamenti delle infrastrutture o alle armi.

Il rapporto sottolinea come le stime del dipartimento per il 2022 si basassero su dati obsoleti del 2019, nonostante la disponibilità di stime migliori che mostrassero “che i costi dell’aereo erano già aumentati in modo sostanziale”.

Il rapporto afferma che i problemi associati alla pandemia globale – come l’inflazione galoppante, l’aumento dei costi delle strutture e delle munizioni e la volatilità dei tassi di cambio – hanno spinto il prezzo alle stelle.

L’ufficio del ministro della Difesa David McGuinty ha incolpato l’aumento dei costi alle “condizioni economiche esterne guidate dalla pandemia di COVID-19, tra cui le interruzioni della catena di approvvigionamento globale, la carenza di forza lavoro e l’aumento dell’inflazione e dei tassi di cambio”.

“In combinazione con l’aumento delle tensioni globali e i relativi impatti sulla disponibilità e sulla domanda di materiali, non saremmo stati in grado di realizzare l’intera portata di questo progetto con il nostro budget precedente”, ha affermato nella dichiarazione.

Ma Hogan ha anche avvertito che il programma affronta “rischi significativi che potrebbero mettere a repentaglio l’introduzione tempestiva della nuova flotta”.

Qui sopra: Mark Carney con il ministro della Difesa, David McGuinty (foto: X – Carney)

More Articles by the Same Author: