Ontario

Villa Leonardo Gambin, vaccino ai parenti

TORONTO – La notizia che lo scorso mese Villa Leonardo Gambin ha somministrato alcune sue dosi di vaccino anti Covid al personale non in prima linea e ai parenti dei membri del consiglio direttivo non poteva non suscitare scalpore.

A portare allo scoperto quanto successo è stata una infermiera della casa di cura a lunga degenza di Vaughan alla quale è stato ordinato di inoculare il vaccino a 10 persone che – ha poi detto la donna al LiUNA local 3000 – “non erano né residenti, né personale in prima linea”.

La notizia è stata confermata da un portavoce del board della LTC a CTV News: a metà gennaio i vaccini sono stati “offerti al personale non in prima linea che lavora o fa volontariato per la residenza e a familiari del personale e ai membri del consiglio direttivo”.

“Prima di decidere di offrirlo ad altri abbiamo preso tutte le misure possibili per assicurarci che il vaccino fosse iniettato ai membri del team e ai residenti, si è giustificato il portavoce del board, il quale ha fatto presente che Villa Gambin sta anche indagando una asserzione secondo cui un numero imprecisato di dosi di vaccino Moderna, inviate alla casa di cura a metà gennaio, sono state “portate via dalla struttura” e somministrate altrove.

In sostanza, facendo questo, è stata seguita la pratica in vigore in Ontario secondo la quale le dosi “se sono a rischio di andare sprecate dovrebbero essere somministrate a chiunque sia in grado di riceverle prima della scadenza”.

Quanto successo a Villa Gambin fa seguito ad un’altra situazione simile avvenuta in una casa di riposo di Brantford che è attualmente oggetto di indagine da parte della Retirement Homes Regulatory Authority.

Uno scandalo in piena regola, questo, che ha fatto insorgere tra gli altri anche la vice leader dell’NDP, Sara Singh. La conferma giunta dal presidente del consiglio direttivo di Villa Leonardo Gambin, che i vaccini sono stati somministrati a persone che non lavorano né vivono nella casa – compreso se stesso – ha fatto inviperire la Singh.

La parlamentare ha inviato immediatamente una lettera aperta al generale in pensione Rick Hillier, chair della task force per la distribuzione nella provincia dei vaccini contro il Covid-19, chiedendo “un’immediata indagine pubblica per determinare chi ha beneficiato dei vaccini assegnati a queste case e se altre LTC abbiano distribuito il vaccino ai membri del consiglio o al personale esecutivo, ai loro amici e alle loro famiglie”.

“La scorta limitata di vaccini che l’Ontario ha ricevuto fino ad oggi è sconcertante, ciò che è ancora più preoccupante è la possibilità che gli individui saltino la coda e utilizzino il vaccino per se stessi, invece degli anziani che ne hanno un disperato bisogno – ha scritto Singh – inoltre, le chiedo di comunicare a tutte le organizzazioni che devono ricevere i vaccini la corretta distribuzione di tutte le dosi, comprese le istruzioni su chi deve essere il primo in linea per ricevere eventuali dosi non utilizzate e quindi disponibili”.

Sino ad ora, in Ontario, più di 379.000 persone hanno ricevuto almeno una dose di un vaccino anti Covid-19, ma le dosi rimangono un bene tremendamente prezioso. L’attuale piano di vaccinazione dell’Ontario – anche se i ritardi tanto pubblicizzati sulla fornitura non persistono – non consentirà ai cittadini di età inferiore ai 60 anni di ricevere una dose di vaccino almeno sino all’estate.

Intanto nelle ultime 24 ore, nelle LTC, sono morti altri 10 anziani che fanno salire il totale dei decessi tra i residenti a 3.669. Focolai del virus sono scoppiati in altre 5 case di cura. Al momento contagi sono presenti in 213 strutture. Villa Leonardo Gambin.

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