Un giudice ‘salva’ Colombo a Filadelfia,
il Ctim: “Prendiamo esempio”

FILADELFIA – Si abbattono statue un po’ ovunque, ormai (anche in Afghanistan) ma in alcuni casi interviene la legge – dove la legge c’è e vale – per impedire che accada.

Martedì, infatti, un giudice ha stabilito che la statua di Cristoforo Colombo in Piazza Marconi a South Philadelphia deve restare dov’è, respingendo così la decisione della Città di Philadelphia di rimuoverla. Una decisione che il sindaco Jim Kenney aveva preso per far cessare i continui scontri, intorno alla statua di Colombo, tra fazioni opposte e per “trovare un modo per permettere ai Filadelfiani di celebrare il loro patrimonio e la loro cultura, rispettando allo stesso tempo le storie e le vicende di altri che provengono da ambienti diversi”.

Ma in un parere di sette pagine, come riporta il quotidiano on line Fox 29 Philadelphia, il giudice Paula Patrick – intervenuta a seguito della causa avviata da Friends of Marconi Plaza – ha affermato che la Città non aveva basi legali per rimuovere la statua. “È sconcertante per questa Corte sapere come la città di Filadelfia voglia rimuovere la statua senza alcuna base legale. L’intera argomentazione e il caso della città sono privi di qualsiasi fondamento giuridico”, ha scritto il giudice Patrick.

Nel giugno del 2020, sulla scia delle proteste dei movimenti degli aborigeni e “Black Live Matters”, la statua era diventata il punto di contesa tra i gruppi che volevano difenderla dal vandalismo in mezzo ai disordini sociali in corso e altri gruppi che vedevano la statua come un simbolo di odio. Gli scontri tra le parti opposte avevano portato a violenze e arresti. “Nelle ultime settimane, gli scontri tra coloro che sostengono la statua di Cristoforo Colombo e coloro che sono angosciati dalla sua esistenza si sono aggravati fino a diventare una situazione preoccupante per la sicurezza pubblica. È una situazione che non può continuare”, aveva affermato il sindaco, proponendo la rimozione della statua. alla Philadelphia Art Commission che, alla fine, aveva votato per metterla statua in un deposito, in attesa del trasferimento.

Poi, la sentenza del giudice Patrick, accolta con entusiasmo anche dal Ctim, il Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo. “La decisione del giudice Paula Patrick – commenta Vincenzo Arcobelli, presidente del Ctim e consigliere del Cgie, il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero – è arrivata poche ore fa: la statua di Colombo può rimanere al suo posto, in piazza Marconi! Ottima scelta di strategia da parte del Comitato degli Amici di Piazza Marconi che hanno denunciato la città per la rimozione della statua, così come la proposta proveniente dalla commissione d’arte di trasferire  la statua di Colombo in un garage. Dopo questa vittoria, grazie all’impegno degli avvocati e degli italoamericani della zona Sud di Philadelphia che non hanno mollato, auspico che le altre comunità prendano spunto e provino una simile strategia per ottenere lo stesso risultato . Personalmente e a nome del Ctim ringrazio tutti coloro che si sono prodigati per il raggiungimento dell’obiettivo. Giù le mani su Colombo!”.

Nella foto, la statua di Cristoforo Colombo in piazza Marconi a Filadelfia (screenshot da un video del sito fox29.com del portale di notizie Fox29Philadelphia)

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