Il caso

Trustee deve rispondere
di 12 capi di accusa

TORONTO – Se genitori e contribuenti sono confusi su ciò che sta accadendo dietro le quinte della Halton Catholic District School Board (HCDSB), allora non sono soli. I lettori continuano a telefonare e scrivere per esprimere le loro preoccupazioni su questioni emerse riguardo i problemi del Provveditorato che abbiamo preso in considerazione nelle precedenti edizioni del nostro giornale.

Uno dei problemi principali è la messa in discussione della legittimità del Consiglio, dei suoi membri e la loro capacità di gestire efficacemente gli affari del Provveditorato. Quest’ultima, evidentemente, è una questione sulla quale lo stesso Consiglio si interroga alla luce dell’indagine sul comportamento tenuto alle riunioni del Provveditorato.

Il rapporto di 36 pagine, preparato da Barry Bresner di ADR Chambers Inc., una società specializzata in servizi di mediazione e risoluzione dei conflitti, citava esempi di “faziosità” e “disfunzione”.

Il costo di tale indagine, che includeva la revisione di circa 50 ore di riunioni del consiglio scolastico dal 1° dicembre 2020 al 29 giugno 2021, è stato fissato a oltre $ 24.000. L’HCDSB non ha rivelato l’intero costo del rapporto, né ha divulgato se una richiesta formale di proposta è stata presentata prima dell’indagine.

Ci si aspetta che i fiduciari si comportino in modo da accrescere la fiducia nel sistema educativo cattolico finanziato con fondi pubblici. Tale fiducia può essere messa in discussione in seguito alla recente scoperta che un certo fiduciario deve rispondere di varie accuse di frode.

Secondo i documenti ottenuti attraverso il Ministero del Procuratore Generale, Nancy Guzzo, un fiduciario di Oakville dell’HCDSB, è stata accusata all’inizio di quest’anno (21 gennaio), di 12 capi di accusa per frode. Le accuse si riferiscono al suo precedente impiego con la Labourers’ International Union of North America (LiUNA) e includono dieci capi di accusa per frode sotto i $ 5.000 e due oltre $ 5.000.

Le accuse affermano che lei «illecitamente con inganno, falsità o altri mezzi fraudolenti, ha truffato LiUNA Local 3000 di denaro», e indicano una serie di date comprese tra febbraio 2017 e giugno 2018. Secondo il suo profilo LinkedIn, non più accessibile al pubblico, la Guzzo è stata Assistant Business Manager di LiUNA Local 3000 da marzo 2018 ad aprile 2019. In precedenza, ha indicato di essere stata Segretario-Tesoriere e poi Business Manager di LiUNA Local 1110.

I molteplici tentativi di contattare Guzzo e l’HCDSB per chiarimenti sull’opportunità della sua partecipazione agli affari del Consiglio sono rimasti senza risposta. Il 16 novembre segnerà l’ottava volta in cui questo caso viene presentato davanti ai tribunali di Hamilton.

Non è chiaro perché la polizia di Hamilton abbia impiegato così tanto tempo per emettere i capi di accusa e anche le nostre domande al presidente di LiUNA Local 3000 sono rimaste senza risposta. Tuttavia, Victoria Mancinelli, Direttore delle Relazioni Pubbliche di LiUNA in Ontario, ha dichiarato via e-mail: “Riteniamo molto preoccupanti tutte le accuse di scorrettezza presentate contro la signora Guzzo. Questo rimane un procedimento penale attivo davanti al tribunale e quindi non rilasceremo ulteriori commenti”. Sarebbero stati gli stessi funzionari di LiUNA a far contestare le accuse.

L’HCDSB si rifiuta di rispondere in merito al momento in cui sono stati informati delle accuse contro la signora Guzzo, o se la sua continua partecipazione alle riunioni del Consiglio sia appropriata mentre i suoi avvocati la difendono da queste accuse in tribunale.

I fiduciari dovrebbero essere responsabili nei confronti degli elettori che servono. Quando c’è una mancanza di trasparenza e fiducia, viene messa in discussione la fiducia riposta nel Consiglio per svolgere il proprio lavoro in modo efficace.

Nel frattempo, in quella che deve essere una svolta ironica, sembra che alcune delle manovre difensive possano coinvolgere un gruppo organizzato di elettori che utilizzano i social media per accusare il Provveditorato cattolico di “discriminazione” (religiosa).

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