La protesta

Green Pass, ‘Io Apro’
in piazza fra slogan e tensioni

ROMA – Al grido di “libertà, libertà”, il popolo di Io Apro, il movimento nato sui socials per protestare contro le restrizioni anti-Covid, è sceso in piazza a Roma ieri pomeriggio. Molti di meno, però, i partecipanti rispetto alle precedenti manifestazioni che avevano visto la presenza di migliaia di persone.

La protesta contro il Green Pass è iniziata con tensioni contro i giornalisti: un operatore è stato spinto da uno dei manifestanti, fortunatamente senza riportare referite. “Noi delle tv non ne possiamo più” hanno poi urlato i manifestanti dalla piazza. “Green Pass come l’apartheid”, “la libertà sopra tutto” erano alcuni dei manifesti esposti.

Cori anche contro il governo e i partiti. “Salvini ci hai tradito”, si leggeva su un cartellone, probabilmente in riferimento al fatto che il leader della Lega si è appena vaccinato. O forse perché sostiene il Governo Draghi insieme al Pd.

Tanta la gente senza mascherina. Bandiere italiane, foto “per testimoniare le persone presenti in piazza perché i media non ci mostreranno mai”. Per molti manifestanti, “i politici fanno schifo, vogliono rovinare questo Paese”. No Green Pass” hanno urlato i presenti e, tra gli altri cori, anche “giornalisti terroristi” e Draghi vaffan…” . Attacchi anche ai virologi.

Due gruppi diversi hanno manifestato ieri a Roma contro il Green Pass. Uno era appunto ‘Io Apro’, promotore della protesta. L’altro era il movimento di estrema destra Forza Nuova, che si inserisce sempre in queste manifestazioni “di popolo”.

“Noi siamo contro il Green Pass ma a favore del vaccino”, hanno sottolineato i leader di ‘Io Apro’. “Chiudo i ristoranti e mi faccio mantenere dal governo. Lo Stato ci sta dividendo”. “Siamo l’ultimo argine alla dittatura. Quando la legge diventa ingiustizia la resistenza diventa un dovere. Giù le mani dai bambini”, hanno anche urlato i promotori della manifestazione. “Non c’entrano nulla il pipistrello e il pangolino. Il Covid è stato calato dall’alto. Non capiti mai più”, hanno aggiunto.

“Ci siamo e ci saremo: saremo vicini a tutti i lavoratori che perderanno il loro posto di lavoro per colpa di un governo venduto cha instaurato una dittatura sanitaria, viva la libertà”, hanno poi proseguito gli organizzatori della protesta. “Nei bar, nei ristoranti, in tutti locali faremo entrare i nostri clienti perché sono persone che conosciamo da anni e non chiederemo loro se hanno il green pass. E ora di scendere in piazza e di reagire. Viva le partite Iva”.

I vertici della manifestazione si sono poi spostati da piazza del Popolo, dove era iniziata la manifestazione, verso la scalinata in piazza di Spagna cercando di convincere la polizia a farli passare per arrivare fino a Montecitorio. “State difendendo degli assassini”, hanno gridato alle forze dell’ordine.

Attimi di tensione sulla scalinata di Trinità dei Monti, quando una donna ha cercato di oltrepassare il cordone di polizia. Molte le proteste e le urla. “Venduti”, “Giù le mani da una donna”, hanno gridato. Alcuni manifestanti hanno minacciato una denuncia per sequestro di persona.

“Noi non siamo contro il vaccino – hanno tenuto a ribadire, più volte, i leader di Io Apro – ma contro la restrizione della libertà. Il Green Pass non tutela, perché anche chi ha fatto il vaccino può contagiare, dunque non se ne comprende il senso di fondo, se non quello restrittivo della libertà personale”, hanno sottolineato gli organizzatori. “Lo scopo della manifestazione non è quello di andare contro chi intende vaccinarsi, ma far passare il messaggio chiaro al governo che non è possibile porre un marchio o una certificazione alle persone”.

“Siamo al centro di una guerra. Diciamo no al green pass” recitava un altro dei cartelli esposti. “Siamo scesi in piazza per difendere la nostra libertà, per il futuro dei nostri figli”, diceva una manifestante. “Siamo cittadini liberi che vogliono riprendersi la vita di due anni fa – ha detto Umberto Carriera, segretario nazionale di IoApro, movimento al quale aderiscono anche molti ristoratori italiani – , il green pass non è la soluzione, non risolverà l’epidemia. I protocolli di sicurezza li stiamo rispettando. Non vogliamo fare i controllori”. E un altro manifestante ha aggiunto: “Ora vogliono farci fare gli sceriffi del green pass. Noi non possiamo”.

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