Canada

Trans: Poilievre si schiera con Smith, Ford nicchia

TORONTO – È stata una colazione di lavoro durante la quale il premier dell’Ontario Doug Ford e quella dell’Alberta Danielle Smith hanno parlato di carbon tax, crescita economica, eliminazione dei processi federali duplicati ed altro ancora. Unico argomento off limits è stato quello riguardo le nuove policy sui transgender annunciate dalla Smith, cambiamenti che continuano a infiammare il dibattito.

Già due giorni fa, l’ufficio di Ford aveva messo in chiaro che il premier non aveva alcuna intenzione di commentare le policy transgender introdotte dalla premier dell’Alberta che includono, tra l’altro, il divieto di sottoporsi a interventi chirurgici per il cambio di genere ai minori di 17 anni, l’uso di farmaci che bloccano la pubertà e le terapie ormonali e richiedono il consenso dei genitori per gli studenti di età pari o inferiore ai 15 anni che desiderano cambiare i loro nomi e pronomi a scuola. “La conversazione si concentrerà su aree su cui Ontario e Alberta sono d’accordo”, ha sottolineato l’ufficio del premier. E così è stato.

In un post sui social media, Smith ha detto di aver avuto una “fantastica” conversazione con Ford. “L’Ontario è uno dei maggiori partner commerciali dell’Alberta e abbiamo molto altro da costruire insieme”, ha scritto la Smith a corredo di una fotografia che la ritrae con il premier dell’Ontario davanti a un cartello “FordNation”.

Ma mentre Doug Ford prende le distanze dalla spinosa riforma che porta la firma di Smith il leader del partito Conservatore Pierre Poilievre, dopo aver evitato finora di far conoscere la sua posizione sulle restrizioni ai transgender, ieri si è schierato dalla parte di Danielle Smith

Fino a ieri – dopo che il suo caucus ha ricevuto l’ordine di non commentare – Poilievre non si era espresso sulle policy che riguardano i transgender.

Di fronte a una serie di domande dei giornalisti a Parliament Hill sulla sua posizione Poilievre ha affermato ora che, a suo avviso, nessuno al di sotto dei 18 anni dovrebbe essere autorizzato a utilizzare terapie ormonali che aiutano a ritardare lo sviluppo correlato alla pubertà. ai fini del cambio di genere. “Penso che dovremmo proteggere il diritto dei genitori di prendere le proprie decisioni riguardo ai propri figli. E credo che gli adulti dovrebbero avere la libertà di prendere qualsiasi decisione vogliano riguardo al proprio corpo”, ha detto. Poilievre ha affermato di essere d’accordo sul fatto che “dovremmo proteggere i bambini e la loro capacità di prendere decisioni da adulti quando saranno adulti”.

Durante le conferenze stampa dei giorni scorsi a Toronto e Montreal, il leader conservatore aveva schivato le domande sulla sua posizione accusando i giornalisti che gli avevano chiesto un commento di “diffondere disinformazione” al pari del primo ministro.

“Justin Trudeau sta ancora una volta gonfiando il petto, cercando di dividere i canadesi e di attaccare i genitori che stanno cercando di proteggere i loro figli. Alla fine farà marcia indietro su questo – ha detto Poilievre – non è interessato a proteggere i bambini, è interessato a usare questo come un cuneo divisivo per distrarre i canadesi dal costo delle case che è raddoppiato e dalla carbon tax che è quadruplicata”.

Lo scorso settembre, alla convention federale dei Conservatori a Quebec City, i delegati hanno votato per includere un paio di politiche nel programma del partito che proibirebbero “farmaci e interventi chirurgici per il cambio di genere” per i giovani transgender e si opporrebbero all’inclusione delle donne trans negli spazi femminili, come nelle squadre sportive e nei bagni.

Poilievre deve ancora dire se queste risoluzioni saranno uno dei cavalli di battaglia della sua prossima campagna elettorale.

In alto, i premier Danielle Smith e Doug Ford (Instagram / abdaniellesmith)

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