Toronto

Toronto, richieste record
di cibo: è allarme

TORONTO – Sono sempre di più le persone che chiedono aiuto per la spesa o per un pasto rivolgendosi alle banche del cibo. La situazione è allarmante: la Daily Bread Food Bank di Toronto ha registrato più visite il mese scorso che mai prima, visite che da quando è scoppiata la pandemia di Covid-19 si sono quadruplicate. “Siamo giunti al limite e abbiamo bisogno di agire ora – afferma il ceo Neil Hetherington – questo non è qualcosa che può essere affidato a enti di beneficenza. È dovere del governo garantire che ogni persona in questa città, in questo Paese, abbia diritto al cibo”.

Prima la pandemia ed ora i prezzi dei generi alimentari alle stelle sono alla base della difficoltà delle famiglie di mettere cibo in tavola. E nel periodo in cui la povertà è aumentata in modo significativo, le food bank, che si occupano di recuperare e redistribuire alimenti, si sono ritrovate a dover fare i conti con numeri in crescita. Proprio per far presente la situazione, che ogni giorno che passa diventa più insostenibile, ieri Hetherington, ha tenuto una conferenza stampa a Etobicoke nella quale ha sciorinato i numeri in aumento e ha chiesto aiuto ai governi provinciale e federale per affrontare la crisi. “Proponiamo una ricarica automatica di emergenza di 100 dollari ai beneficiari dell’assistenza sociale (200 dollari per le famiglie) per sostenere l’alto costo della spesa, legato alla durata di questa inflazione alimentare senza precedenti – si legge sul sito della Daily Bread Food Bank – l’Ontario ha i fondi necessari. A causa di programmi federali come il CERB, la provincia ha speso meno di quanto preventivato per i programmi di assistenza sociale. In effetti, il Financial Accountability Officer dell’Ontario ha riferito che la provincia ha speso meno di 453 milioni di dollari in programmi di assistenza sociale lo scorso trimestre. Questi sono fondi che possono, e dovrebbero, essere diretti ad aiutare gli abitanti dell’Ontario a basso reddito a sopravvivere in questo periodo senza precedenti”.

La banca del cibo ha ricevuto quasi 270.000 visite a marzo, che si dice sia il numero più alto nei suoi 40 anni di storia. 270.000 domande di cibo rispetto alle 65.000 del mese prima della pandemia.

Hetherington ha affermato che la Daily Bread spendeva $ 1,5 milioni all’anno per il cibo, ora spende $ 1,8 milioni al mese. “Non è sostenibile”, ha detto.

Il flusso di persone che si rivolgono alla banca del cibo per mangiare è in costante aumento. Con tassi di inflazione record, affitti in aumento e redditi bloccati, i residenti di Toronto stanno lottando sempre di più per mettere il cibo in tavola. Ora, secondo l’organizzazione, sono 12.000 le persone in più che ogni mese si rivolgono all’organizzazione che distribuisce cibo gratuitamente. Le cause della situazione che mette in luce un livello di povertà in crescita, secondo il ceo della Daily Bread Food Bank, vanno ricercate nel reddito fermo allo stesso livello che non ha tenuto il passo con l’inflazione e l’aumento del costo delle abitazioni. “La percentuale di clienti della banca alimentare con un impiego come principale fonte di reddito è raddoppiata nell’ultimo anno, dal 16% al 33%”, si legge in un comunicato.

L’ente di beneficenza afferma di assistere a un aumento di persone che hanno un lavoro a tempo pieno e che nonostante ciò, hanno bisogno di assistenza alimentare. Al cliente medio della banca alimentare, per il cibo e altre necessità, rimangono circa $ 8 al giorno. Affermato dalle Nazioni Unite e riconosciuto in numerosi Trattati e Costituzioni, il diritto al cibo fa parte dei diritti umani fondamentali ma, putroppo, solo sulla carta.

La foto in alto è tratta da dailybread.ca

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