TORONTO – È giunto quel periodo dell’anno in cui il Toronto Catholic District School Board (TCDSB) decide chi ricoprirà la carica di presidente e vicepresidente. I fiduciari prenderanno presto questa decisione alla riunione del consiglio del 25 novembre. Dopo aver servito per due anni come presidente del consiglio, Joseph Martino ha confermato al Corriere che non si ricandiderà per questo incarico.
Tuttavia, la posizione è ambita con diversi fiduciari in lizza per il posto. Sulla base delle informazioni rese disponibili al Corriere, Angela Kennedy, fiduciario del Ward 11 per East York/Toronto ambisce a ricoprire il ruolo di presidente. Si vocifera che anche Nancy Crawford, attuale vicepresidente del consiglio, sia una candidata per l’incarico. Anche un fiduciario di Etobicoke aspira al ruolo di leadership, così come Garry Tanuan, che rappresenta il Ward 8 – Scarborough nord-est.
Il lavoro non è facile. Nel corso degli anni il TCDSB è stato afflitto da lotte intestine tra i fiduciari, gravi lamentele e problemi relativi al codice di condotta. Tali questioni hanno spinto i genitori a mettere in discussione la pertinenza e la competenza del Consiglio nel fare il proprio lavoro in modo efficace. Il Corriere ha parlato con Tanuan, membro del provveditorato dal 2012, per chiedere perché sia interessato all’ambito ruolo di presidente.
Perché aspiri a questo ruolo di leadership?
“Durante i miei anni di servizio al TCDSB, ho avuto il privilegio di far parte di quasi tutti i comitati del Consiglio. Attualmente, ricopro il ruolo di presidente della commissione per il successo e il benessere degli studenti, l’educazione cattolica e le risorse umane. Come immigrato dalle Filippine, riconosco la necessità di equità, diversità e inclusione a tutti i livelli. Nel corso della mia esperienza con il consiglio, non ci sono stati presidenti o vicepresidenti che rappresentano le minoranze. Credo anche che insieme possiamo fare la differenza nel riportare la Fede nella nostra comunità.
Sembra esserci un movimento nella comunità educativa cattolica propenso ad allontanarsi dagli insegnamenti cattolici tradizionali. Qual è la tua opinione su questo problema?
“C’è bisogno di riconciliare le differenze nella Chiesa cattolica. Alcuni potrebbero sostenere un punto di vista alternativo, ma è per questo che abbiamo il Magistero. Se scegliamo di far parte di un’organizzazione come il TCDSB, è nostro obbligo sostenere i principi e le dottrine della Chiesa cattolica.
I fiduciari hanno prestato giuramento al Magistero ogni anno. È emersa una discussione recente secondo cui il consiglio ha deciso di rinunciare al giuramento. Che impatto ha questo sulla futura cattolicità del Consiglio?
“L’educazione cattolica è guidata dagli insegnamenti del Magistero. Alcuni fiduciari potrebbero non voler più riaffermare i loro valori di fede nell’antica usanza di prestare giuramento al Magistero. Come Consiglio Cattolico, abbiamo un’etica morale e cattolica a cui aderire, non possiamo decidere di cambiare quest’etica. Sono dell’opinione che se smettiamo di attenerci a ciò in cui crediamo, smettiamo di essere cattolici. Allora, qual è la distinzione tra il consiglio scolastico cattolico e quello pubblico?”
Come propone di ripristinare l’evidente calo di fiducia del pubblico nel Consiglio?
“Siamo nel campo dell’istruzione. Dobbiamo educare noi stessi e gli altri. È essenziale che dimostriamo di essere cattolici e di promuovere la nostra fede. Come possiamo essere buoni fiduciari senza essere buoni cattolici? È importante comprendere e abbracciare la dottrina prima di agire. Come fiduciari, abbiamo la responsabilità di preservare e proteggere l’unicità dell’educazione cattolica per le generazioni future. Dopotutto, siamo tutti “figli di Dio, camminiamo con Cristo”.
Nelle foto il fiduciario scolastico Garry Tanuan e la sede del TCDSB (credits: TCDSB)
(traduzione in italiano a cura di Mariella Policheni)