Canada

Tassa plusvalenze: il governo scorpora il provvedimento dal Budget 2024

TORONTO – Il governo federale corre ai ripari e cerca di disinnescare la bomba ad orologeria scatenata dalla riforma sui capital gains. E per farlo, decide di scorporare il provvedimento dal Budget 2024 e creare una proposta di legge ad hoc che contenga la controversa tassa aggiuntiva sulle plusvalenze. Non si tratta quindi di un passo indietro – come ha precisato il ministro delle Finanze Chrystia Freeland (nella foto sopra) – ma di una mossa per snellire la Manovra e costringere i conservatori a votare o bocciare il provvedimento. Ma per capire meglio occorre fare un passo indietro.

Tra le tante proposte contenute nella legge di bilancio presentata in parlamento, quella sulla tassazione delle plusvalenze (capital gains) superiori a 250mila dollari è stata sommersa di critiche da parte delle opposizioni e di numerose associazioni di categoria, a partire da quella dei medici. Critiche alla misura sono arrivate da più parti, addirittura anche dall’ex ministro liberale delle Finanze Bill Morneau, che ha paventato un crollo degli investimenti dall’estero per via dell’aumento delle tasse.

Attualmente, il governo tassa il 50 per cento delle plusvalenze, ovvero i profitti derivanti dalla vendita di beni, comprese le azioni e le proprietà secondarie. Freeland, nel Budget presentato lo scorso 16 aprile, propone invece di aumentarlo a due terzi di tutte le plusvalenze realizzate dalle società e a qualsiasi importo superiore a 250mila dollari in un anno per le persone fisiche.

Ma adesso il governo ha deciso di andare avanti con questa proposta, togliendola però dalla Manovra e proponendola come proposta di legge separata.

Separarlo – è questo il ragionamento del primo ministro Justin Trudeau – costringerà i partiti di opposizione a prendere una posizione specifica sulle plusvalenze, piuttosto che una lunga lista di politiche di bilancio soggette a un solo voto.

I conservatori federali non hanno ancora preso posizione sulle modifiche proposte all’imposta sulle plusvalenze, nonostante si siano espressi contro il Budget nel suo complesso. Pierre Poilievre ha infatti già fatto sapere che voterà contro la legge di bilancio.

Freeland non ha spiegato direttamente la decisione di scorporare il provvedimento, ma ha sottolineato che il governo ha bisogno di aumentare le entrate fiscali per pagare priorità come l’alloggio. “Il nostro punto di vista – ha dichiarato – è che è assolutamente giusto chiedere a coloro che nel nostro paese sono ai vertici, di contribuire un po’ di più. Ed è per questo che abbiamo presentato un piano, in cui siamo assolutamente impegnati, per aumentare il tasso di inclusione delle plusvalenze.

Quando gli è stato chiesto a bruciapelo se il motivo fosse quello di costringere i conservatori a prendere una posizione sui cambiamenti, Freeland ha risposto: “No”. In un momento in cui i giovani canadesi sono sempre più scontenti delle loro prospettive di proprietà della casa, il governo liberale ha inquadrato la proposta di modifica fiscale intorno all’idea di equità generazionale. Per aiutare a costruire più case e ripristinare la speranza economica per i più giovani, il primo ministro ha sostenuto che i canadesi più ricchi devono impegnarsi un po’ di più.

Si prevede che l’aumento del tasso di inclusione genererà più di 19 miliardi di dollari di entrate fiscali in cinque anni, che aiuteranno i liberali a pagare una serie di nuove spese per cose come l’edilizia abitativa e la difesa nazionale.

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