Canada

Taglio dei tassi,
Bank of Canada
sceglie la via della prudenza

TORONTO – Parola d’ordine: prudenza. Nel 2024 Bank of Canada continuerà a monitorare con grande attenzione l’andamento del costo della vita nel nostro Paese e contemporaneamente inizierà una politica di graduale riduzione del tasso di sconto. La conferma arriva direttamente dal governatore della Banca Centrale canadese Tiff Macklem, che ha ribadito come nel prossimo anno non ci saranno salti nel buio per quanto riguarda le strategie monetarie di Bank of Canada. Non bisognerà aspettarsi, quindi, un taglio dei tassi repentino inversamente proporzionale agli aumenti del 2022 e del 2023: il ritocco del costo del denaro verso il basso, quindi, sarà prudente e graduale, con il continuo controllo su possibili riflussi inflazionisti, in particolare sui prodotti che compongono il carrello della spesa e sugli alimenti.

Non esiste quindi una road map di rientro da quel 5 per cento che rappresenta ancora il livello massimo dei tassi d’interesse dal lontano 2001. Secondo Deloitte, la Banca Centrale lascerà invariato il tasso di sconto per molti mesi, almeno nella prima parte del prossimo anno, e in tutto nel 2024 avremo solamente tre tagli, per arrivare a dicembre con i tassi al 4,25 per cento. Valori molto alti, quindi, ma in linea con le strategie monetarie già delineate all’estero sia dalla Fed americana che dalla Banca Centrale Europea nel Vecchio Continente.

Il timore generalizzato, infatti, è quello di tagli troppo prematuri con il rischio di alimentare ancora una volta la corsa dell’inflazione. Dal punto di vista pratico, quindi, il 2024 sarà ancora un anno di restrizioni per i canadesi, con un occhio al portafoglio e l’altro ai potenziali aumenti del costo della vita.

L’obiettivo dichiarato di Bank of Canada è quello di riportare sotto controllo l’inflazione, cioè a un valore non maggiore del 2 per cento.
“Gli effetti dei passati aumenti dei tassi di interesse – ha sottolineato Macklem – continueranno a ripercuotersi sull’economia, limitando la spesa e limitando la crescita e l’occupazione. Sfortunatamente, questo è ciò che è necessario per eliminare il flusso rimanente dell’inflazione”,

“Una volta che il consiglio direttivo sarà assicurato che siamo chiaramente sulla strada del ritorno alla stabilità dei prezzi, valuteremo se e quando potremo abbassare il nostro tasso di interesse di riferimento”. “So che si è tentati di affrettarsi a questa discussione. Ma è ancora troppo presto per prendere in considerazione l’idea di tagliare il nostro tasso di riferimento”.

Nel suo ultimo discorso dell’anno, il governatore della Banca del Canada ha accennato a ciò che deve ancora accadere prima che la banca centrale prenda in considerazione la possibilità di tagliare i tassi. “Abbiamo ancora bisogno di vedere un ulteriore slancio al ribasso dell’inflazione core”, ha affermato. Il discorso di Macklem riflette anche sulle lezioni che la banca centrale ha imparato quest’anno, compresa l’importanza della comunicazione. “Vogliamo che le famiglie, le imprese e le comunità comprendano le azioni che stiamo intraprendendo e perché. Rispondere alle domande in ogni decisione fa parte del mio impegno a spiegare le nostre azioni”, ha detto.

In alto, il governatore di Bank of Canada Tim Macklem (foto: Bank of Canada)

More Articles by the Same Author: