TORONTO – Complimenti! Il titolo non è un gioco di parole, in parte perché ciò che il mondo chiama “Italia” è un’entità storico-culturale “senza tempo” – un’esperienza radicata nella preistoria, che apporta un contributo alla condizione umana “come nessun altro” negli ultimi tremila e cinquecento anni.
Tali contributi sono riconosciuti nelle organizzazioni visive, artigianali, letterarie, legali, di governance, finanziarie, commerciali, filosofiche, architettoniche, ingegneristiche e sociali conosciute dall’umanità. La terra stessa è una cornucopia di panorami, sapori, musica, innovazione e stili per stimolare interessi di tutte le varietà.
Eppure, nonostante la sua popolarità come destinazione per i visitatori stranieri, è al terzo posto in Europa e al quarto nel mondo, secondo un articolo prodotto da Bruno Venditti sull’app Voronoi (ripubblicato su Visual Capitalist: Ranked: The 10 Most Visited Countries in 2023).
Negli ultimi centocinquant’anni gli italiani di ogni provenienza hanno generato un massiccio fenomeno migratorio a livello mondiale che vede oggi circa ottanta milioni di italiani di etnia italiana vivere fuori dal Belpaese – venti milioni in più rispetto al Paese d’origine. Si tratta di un ampio bacino di turisti potenzialmente già pronti da invitare a casa, almeno per una visita.
Questa potrebbe essere stata la genesi del Turismo delle Radici recentemente lanciato dal governo italiano. Un team di alti funzionari del Ministero degli Affari Esteri, Italia, ha lanciato la campagna ITALEA con un evento di gala ospitato a Casa Loma di Toronto, domenica sera. Era il posto dove stare ed essere visti.
Il Console Generale, Luca Zelioli, ha dato il meglio di sé come co-conduttore con Luigi Maria Vignali (direttore generale del Dipartimento per gli Italiani all’Estero del Ministero degli Affari Esteri) e Giovanni Maria De Vita (responsabile del progetto “Turismo delle Radici” per il Ministero degli Affari Esteri).
La musica era di prim’ordine: un headliner di per sé, il cibo preparato e presentato con gusto, l’ospitalità che evocava quelle qualità per le quali gli italiani sono rinomati. Abbiamo menzionato le sette Ferrari all’ingresso del Castello?
Non sono mancate personalità del settore privato e politico che si sono crogiolate nello splendore della partecipazione all’evento e hanno prestato sostegno. Tra loro c’erano l’ex presidente della Camera dei Comuni, Anthony Rota, i deputati On. Marco Mendicino, Francesco Sorbara, il deputato provinciale Rudy Cuzzetto, i consiglieri comunali Frances Nunziata, Anthony Perruzza, Nick Mantas, l’ex senatore Con Di Nino, il senatore Toni Varone, l’ex ministro Joe Volpe (Editore del Corriere Canadese), il senatore italiano Roberto Menia e la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Toronto, Veronica Manson. Presenti anche due delle trustee dello York Catholic District School Board, Angela Saggese e Maria Iafrate.
La parte formale della serata si è conclusa con un video impressionistico ed un numero di ballo, invitando la diaspora a completare il “cerchio di ritorno a casa”. È stato un grande lancio per il turismo e la connettività da parte di ITALEA. Complimenti.
Qui sotto, video e foto di Priscilla Pajdo / Corriere Canadese