TORONTO – Sarà un autunno caldo. La distanza tra governo e sindacati della scuola, al momento, sembra incolmabile. Il rinnovo del contratto – a meno di tre settimane dall’inizio dell’anno scolastico – non è dietro l’angolo e i sindacati degli insegnanti delle scuole elementari e superiori dell’Ontario in autunno chiederanno ai loro membri un esplicito voto sullo sciopero. Una serrata, quindi, si fa più concreta se la situazione di stallo dei negoziati non si sbloccherà al più presto.
L’Elementary Teachers’ Federation of Ontario (ETFO), che rappresenta circa 83.000 insegnanti delle scuole pubbliche e personale di supporto, ha affermato che queste votazioni si svolgeranno in tutta la provincia da metà settembre a metà ottobre. “I membri dell’ETFO sono senza contratto da quasi un anno. Sono stati pazienti, ma la loro pazienza ora è finita. Abbiamo bisogno che il governo Ford prenda sul serio la contrattazione e agisca in buona fede, come richiesto dalla legge – ha dichiarato il presidente dell’ETFO Karen Brown – l’obiettivo dell’ETFO è raggiungere accordi equi e ragionevoli senza dover astenerci dal lavoro. Abbiamo bisogno della piena attenzione del governo sulla contrattazione in modo da poter affrontare le pressanti preoccupazioni nell’istruzione pubblica”.
In un documento fornito ai membri dell’ETFO a giugno e ottenuto da CTV News Toronto, i dettagli dei principali punti negoziali del sindacato mostrano che il governo dell’Ontario ha offerto un aumento dell’1,25% per ogni anno dell’accordo quadriennale, per un totale del 5%. Lo stesso documento mostra anche che il sindacato chiedeva un aumento dell’uno per cento all’anno, oltre a un adeguamento al costo della vita.
Neppure l’Ontario Secondary School Teacher’s Federation (OSSTF) esclude uno sciopero: in una nota ai suoi membri, ottenuta da CTV News Toronto, il sindacato ha affermato che se le due parti non riescono a raggiungere un’intesa, all’inizio dell’autunno chiederà anche un mandato di sciopero. Nel promemoria, il sindacato afferma di sperare che un “mandato di sciopero forte” li aiuti a “raggiungere condizioni eque e favorevoli per i nostri membri e studenti”.
Brown in precedenza aveva detto che negli ultimi due giorni di negoziato con la provincia, il governo “non è venuto al tavolo con una seria intenzione di contrattare”. Il presidente Karen Littlewood, ha affermato di aver partecipato, dal luglio 2022, a 17 giorni di contrattazione per i lavoratori dell’istruzione e 21 giorni per insegnanti e supplenti e che per settembre nessuna data è stata fissata.
“Tutto è nelle mani del governo che deve avere la volontà di venire al tavolo dei negoziati – ha detto – siamo frustrati”.
Nel frattempo i due sindacati che rappresentano gli insegnanti cattolici inglesi e francesi hanno confermato ciascuno di avere tre date per i negoziati alla fine del mese.
Ma lo scambio di accuse tra governo e sindacati è già iniziato. Il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce non vuole neppure sentire la parola sciopero. Lecce ha affermato che il suo ufficio si è incontrato oltre 170 volte con i sindacati dell’istruzione ed è “concentrato sulla conclusione di un accordo”.
“Minacciare un altro sciopero e creare ansia per genitori e studenti poche settimane prima dell’inizio dell’anno scolastico è inutile e ingiusto – ha affermato – dopo che la mediazione privata è stata respinta dai sindacati degli insegnanti, siamo disponibili a incontrarci ogni giorno per raggiungere un accordo che faccia sì che gli studenti continuino a frequentare la scuola. Credo che rimanendo al tavolo, possiamo giungere a un accordo”.
In alto: il ministro dell’Istruzione, Stephen Lecce, in una foto tratta dal suo profilo Instagram