Ontario

Scuola: incertezza riapertura,
focus su settembre

TORONTO – A circa un mese e mezzo dalla fine dell’anno scolastico il governo incalzato dai genitori, che vogliono sapere se i loro figli torneranno nelle aule, continua a fare scena muta.

Se come si sul dire talvolta bisogna leggere tra le righe cioè intuire quello che non viene detto, è improbabile che i bambini che al momento seguono le lezioni online, possano tornare nelle aule prime dell’estate. È quanto sostengono gli esperti come la dottoressa Anna Banerji, specialista in malattie infettive, che intervistata da CTV ha previsto che nelle aree più colpite come l’Ontario probabilmente lo studio rimarrà virtualie fino alla fine dell’anno scolastico. “La situazione è diversa da regione a regione ma penso che negli hotspot, dove i tassi di infezione sono alti, le scuole non riapriranno. In questo momento c’è stata una notevole diffusione di Covid-19 in Alberta, Manitoba, Saskatchewan – ha affermato Banerji – l’Ontario si è stabilizzato, anzi i casi stanno anche scendendo ma solo fino a qualche giorno fa eravamo sommersi dalle infezioni, c’è ancora la preoccupazione che il sistema sanitario possa non reggere un eventuale carico di infezioni”.

Quello della dottoressa Banerji più che un dubbio è una mezza certezza. “È stato detto per molto tempo che i bambini non contraggono il virus – ha affermato – ora sappiamo invece che i ragazzi si infettano davvero. La maggior parte dei bambini ha malattie molto lievi o sintomi molto leggeri, ma abbiamo avuto oltre 1.000 bambini in ospedale, 145 bambini in terapia intensiva e 11 morti. Quindi occorre tenere presente tutto questo”.

Con una situazione precaria per quel che concerne la diffusione dei contagi, quel che bisogna fare a questo punto è prepararsi per settembre. “Penso che dobbiamo porre enfasi sul tentativo di riportare i bambini a scuola in totale sicurezza entro l’autunno, e penso che questo significhi che affinché accada dobbiamo iniziare a pianificare ora”, ha detto la specialista in malattie infettive.

Se l’obiettivo è che gli studenti siano pronti per l’apprendimento in presenza entro l’autunno, uno strumento per garantire la sicurezza è iniziare a vaccinare i bambini durante l’estate. Il vaccino di Pfizer è stato approvato per le persone di età pari o superiore a 12 anni e sono in corso studi anche con i bambini più piccoli.“Abbiamo l’opportunità di pianificare durante l’estate in modo da non avere aperture e chiusure nelle scuole una volta che riaprono di nuovo”, ha detto Banerji.

Sebbene si pensi che le scuole siano in gran parte sicure quando non c’è molta diffusione nella comunità, le scuole sono state al centro di alcuni focolai durante la pandemia. “Va dalla comunità alle scuole e dalle scuole alla comunità – ha detto la dottoressa – gli insegnanti sono più a rischio dei bambini per cui si spera che vengano vaccinati entro l’autunno. Inoltre se iniziamo a vaccinare i bambini durante l’estate, quando le scuole aprono in autunno possono essere utilizzate per distribuire il resto delle prime dosi o somministrare le seconde dosi dei vaccini”.

Quello che occorre evitare, secondo Banerji è l’altalenante apertura e chiusura delle scuole che si è verificata finora. “Penso che la cosa più difficile per molte famiglie sia l’apertura e la chiusura, la riapertura e la richiusura, l’incertezza di ciò che accadrà”, ha detto. In pratica bisogna programmare fin da adesso l’inizio del nuovo anno scolastico per poter far sì che le scuole, una volta aperte a settembre, non debbano richiudere prima di giugno.

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